Modifiche nella struttura dell’anno scolastico
È diventato quasi impossibile elencare tutte le riforme del sistema romeno d’istruzione applicate finora. Alcuni di questi progetti di riforma promettevano di migliorare il settore, ma non sono stati portati a compimento, in quanto i loro promotori sono stati vittime dei cambiamenti politici. Vi si è aggiunta la pandemia che ha capovolto tutto. Adesso, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato alcune modifiche nella struttura dell’anno scolastico. Dall’autunno, gli attuali semestri saranno sostituiti da 5 moduli di studio, separati da altrettante vacanze. L’anno scolastico inizierà prima, il 5 settembre, e si concluderà il 16 giugno.
Lo ha reso pubblico il ministro Sorin Cîmpeanu, dando assicurazioni che la decisione è stata presa in seguito a consultazioni con esperti e dopo un dialogo con i rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli alunni: Secondo la proposta concordata, l’anno scolastico inizierà il 5 settembre, con un primo modulo didattico. Qualche settimana dopo, gli alunni avranno una prima vacanza, dal 24 al 30 ottobre, di cui beneficeranno tutti gli alunni. Dopo questa vacanza seguirà il secondo modulo che si svolgerà fino intorno alle feste natalizie e poi ci sarà la seconda vacanza, prevista dal 23 dicembre all’8 gennaio. Il 9 gennaio inizierà il terzo modulo, che si svolgerà fino a febbraio, quando ci sarà la terza vacanza, di una settimana, flessibile, quindi potrà essere la seconda, la terza o la quarta settimana. Dopo la vacanza di febbraio, inizierà il quarto modulo che durerà fino a Pasqua, mentre la vacanza sarà dall’8 al 23 aprile. Il quinto modulo durerà invece fino al 16 giugno”.
Tutto è partito dalla necessità di alternare moduli didattici di 6-7-8 settimane a periodi di riposo, come richiede la pedagogia moderna, afferma il ministro. Però, i cambiamenti non si fermano qui. Sorin Câmpeanu ha dichiarato di aver rivisto il regolamento di organizzazione e funzionamento dell’insegnamento pre-universitario e che sarà rimosso l’obbligo di fare compiti scritti semestrali.
D’altra parte, il ministro ha annunciato che circa 1.400 scuole riceveranno finanziamenti di 190 milioni di euro tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo portato a compimento il processo di selezione delle scuole che beneficeranno, nel primo round, di finanziamento tramite il Programma Nazionale per la Diminuzione dell’Abbandono Scolastico, una componente importante del progetto “Romania istruita”, ha precisato Sorin Câmpeanu. La maggior parte delle scuole finanziate sarà dell’ambiente rurale. La digitalizzazione svolgerà un ruolo fondamentale nel processo didattico: si passerà dallo stile classico di insegnamento, scrivendo col gesso sulla lavagna, a lavagne intelligenti, interattive, il che rappresenta un cambiamento radicale delle scuole romene, ha concluso il ministro.
Ştefan Stoica, 31.03.2022, 12:30
È diventato quasi impossibile elencare tutte le riforme del sistema romeno d’istruzione applicate finora. Alcuni di questi progetti di riforma promettevano di migliorare il settore, ma non sono stati portati a compimento, in quanto i loro promotori sono stati vittime dei cambiamenti politici. Vi si è aggiunta la pandemia che ha capovolto tutto. Adesso, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato alcune modifiche nella struttura dell’anno scolastico. Dall’autunno, gli attuali semestri saranno sostituiti da 5 moduli di studio, separati da altrettante vacanze. L’anno scolastico inizierà prima, il 5 settembre, e si concluderà il 16 giugno.
Lo ha reso pubblico il ministro Sorin Cîmpeanu, dando assicurazioni che la decisione è stata presa in seguito a consultazioni con esperti e dopo un dialogo con i rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli alunni: Secondo la proposta concordata, l’anno scolastico inizierà il 5 settembre, con un primo modulo didattico. Qualche settimana dopo, gli alunni avranno una prima vacanza, dal 24 al 30 ottobre, di cui beneficeranno tutti gli alunni. Dopo questa vacanza seguirà il secondo modulo che si svolgerà fino intorno alle feste natalizie e poi ci sarà la seconda vacanza, prevista dal 23 dicembre all’8 gennaio. Il 9 gennaio inizierà il terzo modulo, che si svolgerà fino a febbraio, quando ci sarà la terza vacanza, di una settimana, flessibile, quindi potrà essere la seconda, la terza o la quarta settimana. Dopo la vacanza di febbraio, inizierà il quarto modulo che durerà fino a Pasqua, mentre la vacanza sarà dall’8 al 23 aprile. Il quinto modulo durerà invece fino al 16 giugno”.
Tutto è partito dalla necessità di alternare moduli didattici di 6-7-8 settimane a periodi di riposo, come richiede la pedagogia moderna, afferma il ministro. Però, i cambiamenti non si fermano qui. Sorin Câmpeanu ha dichiarato di aver rivisto il regolamento di organizzazione e funzionamento dell’insegnamento pre-universitario e che sarà rimosso l’obbligo di fare compiti scritti semestrali.
D’altra parte, il ministro ha annunciato che circa 1.400 scuole riceveranno finanziamenti di 190 milioni di euro tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo portato a compimento il processo di selezione delle scuole che beneficeranno, nel primo round, di finanziamento tramite il Programma Nazionale per la Diminuzione dell’Abbandono Scolastico, una componente importante del progetto “Romania istruita”, ha precisato Sorin Câmpeanu. La maggior parte delle scuole finanziate sarà dell’ambiente rurale. La digitalizzazione svolgerà un ruolo fondamentale nel processo didattico: si passerà dallo stile classico di insegnamento, scrivendo col gesso sulla lavagna, a lavagne intelligenti, interattive, il che rappresenta un cambiamento radicale delle scuole romene, ha concluso il ministro.