Misure sociali: rate dimezzate per i crediti
Il Governo presieduto dal leader socialdemocratico romeno Victor Ponta ha preso, ultimamente, una serie di misure sociali, volte a portare all’aumento del tenore di vita dei romeni e ad una migliore dinamica dell’economia e degli investimenti. Nella seduta di governo di ieri, i ministri hanno adottato un’ordinanza d’urgenza per la modifica e il completamento del Codice fiscale, con cui verranno regolamentate alcune deduzioni sui crediti per le persone fisiche con salari o pensioni fino a 2200 lei. Questa categoria di persone beneficerà del dimezzamento delle rate per i crediti per un periodo di due anni, il tasso d’interesse supplementare essendo a carico del Governo. Con queste agevolazioni fiscali concesse alla popolazione che ha contratto crediti si mira all’aumento dei redditi e, di seguito, del consumo, con effetti favorevoli sulla crescita economica. Il premier Victor Ponta ha menzionato che questa misura rappresenta un anello di una catena che include anche il ripristino delle pensioni e dei salari tagliati nel periodo di punta della crisi economica e l’aumento, dal 1 luglio, del salario minimo garantito a 900 lei.
Valentin Țigău, 27.06.2014, 15:58
Il Governo presieduto dal leader socialdemocratico romeno Victor Ponta ha preso, ultimamente, una serie di misure sociali, volte a portare all’aumento del tenore di vita dei romeni e ad una migliore dinamica dell’economia e degli investimenti. Nella seduta di governo di ieri, i ministri hanno adottato un’ordinanza d’urgenza per la modifica e il completamento del Codice fiscale, con cui verranno regolamentate alcune deduzioni sui crediti per le persone fisiche con salari o pensioni fino a 2200 lei. Questa categoria di persone beneficerà del dimezzamento delle rate per i crediti per un periodo di due anni, il tasso d’interesse supplementare essendo a carico del Governo. Con queste agevolazioni fiscali concesse alla popolazione che ha contratto crediti si mira all’aumento dei redditi e, di seguito, del consumo, con effetti favorevoli sulla crescita economica. Il premier Victor Ponta ha menzionato che questa misura rappresenta un anello di una catena che include anche il ripristino delle pensioni e dei salari tagliati nel periodo di punta della crisi economica e l’aumento, dal 1 luglio, del salario minimo garantito a 900 lei.
Per quanto riguarda il mondo d’affari, il premier ha specificato che sono state mantenute l’aliquota unica e l’esenzione dall’imposta sugli utili reinvestiti, mentre, dal 1 ottobre, sarà introdotto il taglio del 5% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro. Ritenuto una delle misure più importanti degli ultimi anni, il taglio del 5% dei contributi, già adottato dal Senato e con grandi chance di passare anche dalla Camera dei Deputati, è volto a sostenere il mondo d’affari, alla creazione di posti di lavoro e — se gli indicatori economici lo permettono — ad attirare nuove crescite salariali.
Casualmente o no, nella stessa seduta di governo di ieri, l’Esecutivo ha stabilito anche la data delle presidenziali 2014, il primo turno essendo indetto per il prossimo 2 novembre. I partiti all’opposizione collegano, del resto, le misure sociali del Governo Ponta all’ormai vicino confronto elettorale in cui i socialdemocratici sono quotati, stando ai sondaggi, al primo posto. D’altra parte, i sindacati non sono convinti che tutte le misure annunciate contribuiranno all’aumento del tenore di vita. Nel contesto dei licenziamenti, dal 1 luglio, di 2500 dipendenti delle Ferrovie Romene e delle proteste dei lavoratori del settore sanitario, il leader del Blocco Nazionale Sindacale, Dumitru Costin, ha dichiarato che il taglio dei contributi previdenziali squilibrerà il budget della previdenza sociale. Dumitru Costin è scettico sulle chance che, con la presunta emersione del lavoro sommerso — in seguito al taglio dei contributi previdenziali — compaiano da un giorno all’altro due milioni di posti di lavoro nell’economia.