Misure per tagli alla spesa pubblica
Siccome il deficit di bilancio nei primi tre mesi dell’anno ha superato le stime del Governo, un’ordinanza d’urgenza che prevede la riduzione della spesa pubblica è stata adottata alla fine della scorsa settimana a Bucarest. Il Ministero delle Finanze, che ha elaborato il documento su richiesta del premier Nicolae Ciucă, ha puntato principalmente sulle spese non urgenti. L’Ordinanza stabilisce limiti mensili di spese per ogni singolo dicastero e riduce del 10% quelle per beni e servizi, eccezion fatta per l’istruzione e la sanità.
Corina Cristea, 15.05.2023, 12:25
Il documento congela anche le assunzioni nel sistema pubblico, tranne quelle necessarie e approvate tramite memorandum dal Governo, ha spiegato il ministro delle Finanze, Adrian Câciu. Sospesa l’occupazione tramite concorso o esame dei posti vacanti o temporaneamente vacanti. Praticamente, tramite memorandum, i dicasteri si presenteranno al Governo, se è necessaria una deroga nei settori che richiedono l’ulteriore assunzione di personale, compresi i campi dell’istruzione e della sanità, ha precisato il ministro.
La decisione arriva nelle condizioni in cui, a marzo 2023, il numero dei posti occupati nelle istituzioni e autorità pubbliche di Romania ammontava a circa 1,3 milioni, di cui quasi il 64% nell’amministrazione pubblica centrale, secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze. Il maggior numero spetta al Ministero dell’Istruzione – quasi 300.000, al Ministero dell’Interno – 125.000, al Ministero della Difesa – 72.000, al Ministero delle Finanze – 25.000 e al Ministero della Salute – 19.000.
Adrian Câciu ha aggiunto che l’articolo riguardante il bonus per il dottorato di ricerca è stato eliminato e i nuovi provvedimenti in tal senso si ritroveranno nella futura legge sulla retribuzione. Inoltre, saranno dimezzati i posti nei gabinetti e alla cancelleria del primo ministro. Decisa anche la limitazione della qualità di membro nei consigli di amministrazione a due compagnie al massimo, mentre le istituzioni pubbliche non potranno più acquistare auto, mobili e articoli di cancelleria.
L’ordinanza introduce anche la catena corta di approvvigionamento tra farmers e beneficiari, il che comporta la riduzione del numero di intermediari tra produttori agricoli e consumatori. Con questa misura, il Governo vuole appoggiare l’industria agroalimentare nazionale. Praticamente, le mense delle scuole, degli ospedali e delle unità militari acquisteranno prodotti alimentari romeni, secondo regole ben precise. I calcoli dei Ministero delle Finanze indicano che, complessivamente, le misure dovrebbero portare risparmi di circa 5,3 miliardi di lei (poco più di un miliardo di euro) fino alla fine dell’anno.