Misure per la dotazione dell’esercito
Le sfide alla sicurezza esistenti intorno alla Romania impongono un nuovo approccio alle strategie nazionali di difesa. Qualche giorno fa, al bilancio del Ministero della Difesa, il ministro Gabriel Leş, aveva affermato che Bucarest è pronta a far fronte agli sviluppi complessi dell’ambiente di sicurezza esistenti nella regione. Leş ha sottolineato che, dopo anni di scarso finanziamento, il budget del Ministero della Difesa romeno è, a cominciare dal 2017, del 2% del PIL, il che permette di riconfigurare e di modernizzare il sistema militare, necessità imposte in primo luogo dalla situazione volatile intorno al Paese.
România Internațional, 03.03.2017, 13:18
Le sfide alla sicurezza esistenti intorno alla Romania impongono un nuovo approccio alle strategie nazionali di difesa. Qualche giorno fa, al bilancio del Ministero della Difesa, il ministro Gabriel Leş, aveva affermato che Bucarest è pronta a far fronte agli sviluppi complessi dell’ambiente di sicurezza esistenti nella regione. Leş ha sottolineato che, dopo anni di scarso finanziamento, il budget del Ministero della Difesa romeno è, a cominciare dal 2017, del 2% del PIL, il che permette di riconfigurare e di modernizzare il sistema militare, necessità imposte in primo luogo dalla situazione volatile intorno al Paese.
Anche il premier Sorin Grindeanu, dichiarava per la stessa occasione, che lo stanziamento del 2% del PIL alla difesa garantisce una base solida per accelerare la modernizzazione dell’Esercito Romeno. Egli ha chiesto che nei programmi di dotazione sia coinvolta l’industria nazionale della difesa, nel contesto in cui l’Esecutivo è deciso di mantenere la stessa percentuale per il budget dell’esercito anche nel periodo 2018 – 2020.
Dal canto suo, il segretario di stato per la politica di difesa e pianificazione nel Ministero della Difesa, Mircea Duşa, già ministro della Difesa, considera che il 2017 sarà un anno di fuoco per la dotazione dell’Esercito Romeno, nel contesto in cui è la prima volta dopo molti anni che il budget è del 2% del PIL. Presente al programma “Euroatlantica”, trasmesso da Radio Romania Attualità, Duşa ha annunciato che giovedì si è svolta, a Bucarest, una seduta del Comitato di pianificazione dell’esercito, nell’ambito della quale sono stati stabiliti gli obiettivi del programma di modernizzazione e dotazione dell’Esercito Romeno, a breve e medio termine, fino al 2026.
Si tratta di otto programmi importanti che riguardano, tra l’altro, la dotazione delle forze terresti, aerei e navali. Per le forze terresti, il Ministero della Difesa desidera acquistare macchine da combattimento 8×8, camion, piattaforme multifunzionali e missili anticarro. Per le forze aeree, afferma Duşa, bisogna rendere operativa la squadriglia di aerei F-16, e acquistare radar per garantire la sorveglianza dello spazio aereo della Romania e, in più, vanno comprati anche missili aria – superficie.
Egli ha inoltre annunciato che la dotazione di corvette delle Forze Navali Romene è inserita nel programma di acquisti di quest’anno, ma il decreto governativo adottato l’anno scorso, che prevedeva l’acquisto di navi olandesi, sarà abrogato e verrà preparato un memorandum per chiedere l’approvazione del Parlamento.
Il Segretario di stato nel Ministero della Difesa ha spiegato che per tutti gli obiettivi di investimenti e dotazione che superano 100 milioni di euro c’è bisogno dell’approvazione del Legislativo. Mircea Duşa ha menzionato che saranno acquistate quattro corvette, però ha aggiunto che è ancora troppo presto per precisare chi produrrà queste navi da combattimento. (tr. G.P.)