Misure per gestire la popolazione di orsi
I deputati romeni hanno modificato la legislazione sulla caccia agli orsi.
Bogdan Matei, 16.07.2024, 13:31
I deputati romeni hanno interrotto le vacanze estive per riunirsi ieri in sessione straordinaria e approvare le nuove quote di caccia all’orso. L’iniziativa arriva dopo la recente tragedia avvenuta in montagna, dove una giovane 19enne è stata uccisa da un orso lungo un percorso turistico. Approvato dallo scorso anno dal Senato, il disegno di legge promosso dall’UDMR (ex partner di governo del PSD e del PNL), prevede che più di 400 esemplari saranno uccisi nel 2024 e 2025. Si tratta principalmente degli animali aggressivi, che attaccano la popolazione e il bestiame. Le zone più colpite sono le province di Harghita, Covasna, Braşov e Mureş, tutte nel centro del paese. Solo ad Harghita, ad esempio, i gendarmi sono stati chiamati a intervenire, dall’inizio dell’anno, per 231 volte per scacciare gli orsi.
L’ex ministro competente, il senatore Tánczos Barna dell’UDMR, promotore del progetto, ha spiegato che l’approccio si basa su uno studio scientifico commissionato dal Ministero dell’Ambiente, volto a stimare la popolazione di orsi bruni in Romania. “Tutti gli studi, compresi quelli condotti dalle ong, indicano un aumento costante della popolazione di orsi bruni in Romania. La popolazione di orsi bruni in Romania non è in pericolo, è necessario un intervento preventivo, come avviene in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, dove esiste una popolazione significativa di orsi bruni”, ha dichiarato Tánczos Barna.
Il progetto è stato votato dai rappresentanti del PNL, del PSD e dell’AUR (opposizione nazionalista). Sempre dall’opposizione, i deputati dell’USR si sono astenuti dal voto, dopo che diversi emendamenti da loro presentati sono stati respinti. “Il primo emendamento respinto parla del fatto che, in questo momento, la quota di intervento che volevamo fare, giacchè vogliamo non caccia, ma soluzione del problema, dovrebbe essere fatta da personale tecnico specializzato. E’ semplice, il problema non si risolve con la caccia ai trofei”, ha detto Diana Buzoianu dell’USR.
Nel frattempo, il direttore generale dell’Ente forestale nazionale, Marius Dan Sîiulescu, ha disposto l’intensificazione del monitoraggio della popolazione di orsi nei fondi di caccia gestiti da Romsilva, soprattutto sui percorsi turistici. I cacciatori sostengono però che senza ridurre la popolazione di orsi in Romania, il problema della loro interferenza con gli habitat umani non sarà risolto. Gli esperti affermano inoltre che non si sono verificati eventi tragici nelle zone d’alta quota, perché gli orsi vecchi, meno numerosi, si comportano in modo naturale e si allontanano dall’uomo. I grossi problemi vengono dagli orsi più giovani, nati nelle zone coltivate, che non hanno paura della gente e sono abituati a nutrirsi provocando danni alle famiglie e ai campi.