Misure nel sistema sanitario romeno
România Internațional, 07.12.2016, 16:43
D’altra parte, il Ministero ha lanciato un primo
registro elettronico nazionale di screening audiologico dei neonati. Per il
momento, esso funziona nell’ambito di un programma pilota che include tre cliniche
di maternità di Bucarest però dall’anno prossimo sarà esteso a livello
nazionale. Dal 2017, tutti i bambini che verranno al mondo negli ospedali
pubblici saranno testati dal punto di vista audiologico già nel reparto di
maternità. Lo ha reso pubblico martedì, il ministro della Sanità, Vlad
Voiculescu: Abbiamo elaborato un protocollo unico di screening audiologico dei neonati che sarà adottato tramite decreto ministeriale: ciascuna persona
controllata dal punto di vista audiologico verrà inserita automaticamente in un
registro elettronico nazionale di screening uditivo, di modo che d’ora in poi
ci sia un’evidenza chiara delle persone ipoacusiche. Il risultato sarà che, un
anno dopo che il registro sarà attivato, potremo sapere, finalmente, quante
persone ipoacusiche esistono in Romania.
A livello nazionale ci saranno 335 strumenti di screening
audio, per i quali le aste di acquisto saranno avviate all’inizio dell’anno
prossimo. In Romania, su circa 200 mila bambini nati all’anno, circa 600 hanno
problemi di udito. Il Ministro della Sanità ha parlato anche dell’intento di introdurre
di nuovo l’insegnamento universitario nel campo dell’audiologia.
D’altra parte, Vlad Voiculescu ha annunciato che l’Agenzia
Nazionale di Trapianto, con il sostegno del Ministero della Sanità, lavorerà
nel prossimo periodo per garantire la trasparenza del meccanismo di allocazione
degli organi, ma anche il rispetto di tutte le norme legali vigenti. Egli ha
detto che il Registro nazionale di trapianto funziona, però non così come
dovrebbe funzionare.
Alla fine dello scorso mese, un’indagine del Corpo
di Controllo del Ministero della Sanità ha scoperto gravi sregolatezze e
criteri soggettivi applicati nell’approvazione e nella prioritizzazione delle
operazioni di trapianto effettuate in Romania. Allora, Vlad Voiculescu
dichiarava che in Romania non esistono criteri e procedure chiare di
allocazione degli organi, non esistono liste di attesa correlate a livello
nazionale per ciascun organo, i pazienti inseriti sulle liste non hanno pari
opportunità e le leggi, se ci sono, non sono osservate. Il Ministero della
Sanità e la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sanitarie hanno avviato
consultazioni con i rappresentanti dei medici e dei pazienti in merito ad un
migliore funzionamento del dossier sanitario elettronico, diventato
obbligatorio dal 18 novembre. A cominciare da questa data, i medici devono
inserire i dati dei malati, anche i precedenti problemi di salute, nel sistema
informatico della Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sanitarie. (traduzione di Gabriela Petre)