Misure fiscali e di bilancio a fine anno
Le misure fiscali e di bilancio adottate dal Governo romeno sono contestate dai sindacati e dalle organizzazioni dei datori di lavoro.
Leyla Cheamil, 31.12.2024, 14:15
Nell’ultima riunione di quest’anno, il Governo di Bucarest ha adottato un’ordinanza d’urgenza in base alla quale verrà redatto il bilancio statale per il 2025. Fortemente contestato, il documento mira a una riduzione della spesa pubblica e degli sprechi di bilancio pari all’1% del PIL, ossia circa 19 miliardi di lei. Un altro obiettivo è aumentare le entrate di bilancio attraverso l’applicazione di riforme strutturali previste nel PNRR.
Il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu ha ricordato che la Romania ha ottenuto dalla Commissione Europea una proroga tra quattro e sette anni per ridurre il deficit di bilancio, e che il primo passo sarà ridurlo al 7% nel 2025. Segue un anno difficile dal punto di vista economico, ha sottolineato Ciolacu, e in questo contesto sono necessarie misure per proteggere la Romania “da possibili grandi rischi finanziari”. Tra le misure previste figura il congelamento delle pensioni e degli stipendi nel settore pubblico, nonché degli assegni familiari.
Il documento prevede inoltre la riduzione dei sussidi ai partiti politici del 25% rispetto al livello concesso quest’anno. D’altra parte, nel 2025 non ci saranno più assunzioni nel settore pubblico e verranno chiusi e accorpati una serie di enti e istituzioni pubbliche. Allo stesso tempo, i buoni vacanza verranno concessi solo in base a un contributo da parte del dipendente pubblico pari a 800 lei. Il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, ha precisato che l’ordinanza stabilisce anche che i lavoratori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’informatica devono pagare le tasse sullo stipendio.
L’ordinanza adottata dal Governo aumenta l’imposta sui dividendi dall’8 al 10% e introduce una nuova tassa sulle costruzioni speciali. Questa tassa non verrà riscossa nei prossimi 90 giorni, durante i quali verranno redatte le regole di applicazione, e il Ministero delle Finanze si consulterà con le grandi compagnie che effettueranno investimenti in Romania in merito a questa tassa. Numerose organizzazioni sindacali e imprenditoriali hanno espresso la loro insoddisfazione per le misure fiscali e di bilancio adottate dall’Esecutivo.
I sindacati dell’istruzione, della pubblica amministrazione e dell’assistenza sociale, nonché la Federazione dei datori di lavoro del settore energetico hanno criticato la mancanza di dialogo sociale e la fretta con cui è stata promossa l’ordinanza. I sindacati degli insegnanti si oppongono al congelamento degli stipendi, mentre i datori di lavoro dell’industria alimentare disapprovano la cancellazione delle agevolazioni fiscali per i dipendenti del settore, e i rappresentanti delle PMI sono scontenti della riduzione della soglia fiscale e dell’aumento dell’imposta sui dividendi. Da parte loro, gli studenti sono insoddisfatti della limitazione degli sconti sui trasporti ferroviari. Gli agenti di polizia dei penitenziari sono scesi in piazza per esprimere il loro malcontento per le disposizioni dell’ordinanza. Loro affermano che, con l’applicazione delle nuove disposizioni, perderanno fino al 30% del loro stipendio.