Misure economiche di crisi
A cominciare dal 1 aprile, i datori di lavoro di Romania possono sollecitare fondi governativi per pagare i dipendenti temporaneamente disoccupati. Le domande si possono inoltrare online alle agenzie provinciali per limpiego della manodopera. Oltre alle compagnie che hanno dipendenti assunti, possono sollecitare il sussidio di disoccupazione anche le persone che ricevono incassi da altri tipi di contratti, tra cui le persone fisiche autorizzate (PFA).
Daniela Budu, 01.04.2020, 11:50
A cominciare dal 1 aprile, i datori di lavoro di Romania possono sollecitare fondi governativi per pagare i dipendenti temporaneamente disoccupati. Le domande si possono inoltrare online alle agenzie provinciali per limpiego della manodopera. Oltre alle compagnie che hanno dipendenti assunti, possono sollecitare il sussidio di disoccupazione anche le persone che ricevono incassi da altri tipi di contratti, tra cui le persone fisiche autorizzate (PFA).
Per accedere a questi fondi stanziati dal Governo, i datori di lavoro devono inoltrare alle agenzie provinciali una domanda, unautocertificazione e la lista dei dipendenti per i quali sollecitano il sussidio di disoccupazione temporanea. La ministra del Lavoro, Violeta Alexandru, ha assicurato che tutte le domande saranno centralizzate il prima possibile. Il tetto massimo del sussidio di disoccupazione temporanea è di poco più di quattro mila lei al mese (circa 800 euro), somma dalla quale saranno sottratti i contributi sanitari e alla previdenza sociale, come pure limposta sul reddito. I più recenti dati rilevano che oltre 500.000 dipendenti di Romania sono già temporaneamente disoccupati a causa della crisi generata dal nuovo coronavirus. I consulenti fiscali attirano però lattenzione che il sussidio, pari al massimo al 75% dello stipendio medio lordo, è soggetto allimposta sul reddito, come lo stipendio.
Daltra parte, lapice delle tensioni generate dalla crisi del nuovo coronavirus nei settori monetario, bancario e finanziario è stato superato, afferma il governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isărescu. In un comunicato, il governatore ha spiegato che la situazione si è stabilizzata dopo che, per parecchi giorni, i ritiri di contanti sono stati consistenti. Isărescu ha spiegato che ci sono stati blocchi temporanei e puntuali, subito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Nel periodo 11-20 marzo 2020, le banche hanno ritirato 4,4 miliardi di lei (circa 900 milioni di euro) in contanti dalla Banca Centrale, per coprire le necessità della popolazione e delle imprese, cioè il doppio del livello registrato a dicembre 2019 nel periodo delle feste natalizie. Però, negli ultimi giorni, precisa la Banca Centrale della Romania, i ritiri sono calati significativamente e adesso le istituzioni di credito possono assicurare dallinterno il necessario di contanti per effettuare pagamenti e alimentare i bancomat (ATM).
Inoltre, il fondo di riserva in contanti della Banca Centrale della Romania si mantiene entro limiti prudenti ed è leggermente aumentato negli ultimi giorni. Stando alla Banca Centrale, non si registrano blocchi nel far fronte alla domanda di contanti in moneta nazionale. La Banca Centrale raccomanda, tuttavia, che in questo periodo le imprese e la popolazione adoperino il più possibile il pagamento senza contanti. Dopo lannuncio delle decisioni sulla politica monetaria della Banca Centrale, i tassi degli interessi sono diminuiti parecchio e il tasso di cambio del leu si è stabilizzato entro l1%, con una lieve tendenza di crescita negli ultimi giorni – si precisa ancora nel comunicato della Banca Centrale.