Misure contro i disboscamenti
Il presidente romeno Klaus Iohanis ha promulgato la legge secondo cui i disboscamenti illegali su superfici che superano i 10.000 metri quadrati sono considerati vulnerabilità alla sicurezza nazionale. Secondo la normativa, sono considerate minacce qualsiasi azioni che colpiscono gli interessi economici strategici della Romania e che hanno come effetto la distruzione delle risorse naturali, del fondo forestale, cinegetico e piscicolo. In questo senso i disboscamenti, la riduzione illegale della consistenza arborea con più del 50 % di quanto previsto nel progetto di allestimento forestale sono considerate minacce alla sicurezza nazionale. Il progetto è stato inoltrato da un gruppo di parlamentari liberali e adottato dal Parlamento lo scorso dicembre.
Mihai Pelin, 11.01.2016, 15:35
Il presidente romeno Klaus Iohanis ha promulgato la legge secondo cui i disboscamenti illegali su superfici che superano i 10.000 metri quadrati sono considerati vulnerabilità alla sicurezza nazionale. Secondo la normativa, sono considerate minacce qualsiasi azioni che colpiscono gli interessi economici strategici della Romania e che hanno come effetto la distruzione delle risorse naturali, del fondo forestale, cinegetico e piscicolo. In questo senso i disboscamenti, la riduzione illegale della consistenza arborea con più del 50 % di quanto previsto nel progetto di allestimento forestale sono considerate minacce alla sicurezza nazionale. Il progetto è stato inoltrato da un gruppo di parlamentari liberali e adottato dal Parlamento lo scorso dicembre.
Le nuove previsioni arrivano nelle condizioni in cui la Romania perde circa tre ettari di foresta ogni ora, con decine di casi di deforestazioni illegali segnalati ogni giorno, secondo un rapporto della Greenpeace, in base ai dati forniti delle autorità nel periodo 2013-2014. Secondo lo studio, nel periodo osservato, sono stati registrati ben 45.000 casi di disboscamenti illegali, l’equivalente di una media di oltre 60 casi al giorno, il doppio rispetto al periodo 2009-2011. Le autorità romene sono riuscite ad identificare, a livello nazionale, estrazioni illegali per oltre un milione di metri cubi con un pregiudizio oltre 50 milioni di euro causato allo stato romeno.
La provincia di Arges, con il 12,8% del totale dei casi registrati a livello nazionale, si dimostra una delle zone più colpite dal fenomeno dei disboscamenti illegali. E la stessa regione, occupava il primo posto a questo capitolo, anche nel periodo 2009-2011. A livello nazionale però sono le regioni dell’Ovest e Nord-Ovest del paese – Cluj, Alba e Maramures, le fonti principali di legno, con circa l’80% del totale del pregiudizio. E secondo la Greenpeace, i dati presentati non offrono un’immagine completa sulle dimensioni reali del fenomeno a livello nazionale, nelle condizioni in cui i rapporti delle autorità presentano solo una parte del saccheggio che ha luogo nelle foreste romene. (traduzione di Octavian Cordos)