Misure contro gli effetti della siccità
In oltre 600 località della Romania, l'approvvigionamento idrico è limitato a causa della siccità.
Roxana Vasile, 27.08.2024, 11:29
L’ondata di caldo che lede la Romania da giugno si attenuerà gradualmente nella maggior parte del territorio e la gente potrà riprendersi dopo le temperature elevate, il forte disagio termico e le notti tropicali che hanno caratterizzato quasi tutta l’estate. Tuttavia, le previsioni indicano tempo più caldo del normale e poche piogge, spiega la meteorologa Iris Răducanu.
“Per tutto mercoledì, l’ondata di caldo continuerà nelle regioni occidentali, dove localmente vedremo canicola, forte disagio termico e temperature massime fino a 35°. Nel sud del territorio, il tempo sarà generalmente instabile, con rovesci, scariche elettriche e intensificazione dei venti”, precisa la meteorologa. L’instabilità sarà presente anche nel sud-est, localmente nell’est, in montagna e in aree più ristrette al centro e al nord.
Dopo tre mesi caldi e secchi, come sarà settembre? “Le prossime quattro settimane saranno caratterizzate da temperature più elevate di quelle specifiche del periodo, soprattutto nelle regioni occidentali e meridionali, e il regime delle precipitazioni sarà carente”, spiega Iris Răducanu.
Secondo l’Amministrazione delle Acque Romene, la portata del Danubio all’ingresso nel nostro paese è poco più della metà della media pluriennale e su 42 tratti dei 120 monitorati è inferiore al minimo necessario per soddisfare il fabbisogno idrico. Per quanto riguarda i fiumi interni, a causa dell’ondata di caldo e della mancanza di precipitazioni, due corsi d’acqua del sud si sono completamente prosciugati.
In oltre 600 località del paese, soprattutto nell’est, l’approvvigionamento idrico è limitato. In quasi altre 300, non collegate a sistemi centralizzati, le fontane sono prosciugate. A questo quadro si aggiungono incendi della vegetazione nelle province di Vâlcea (sud) e Vaslui (est). Solo a Vaslui, infatti, negli ultimi giorni sono bruciati circa 270 ettari di vegetazione secca, con i vigili del fuoco militari intervenuti per spegnere 25 focolai.
Essi hanno lanciato un appello alla popolazione affinché sia consapevole che il fuoco nei periodi caldi e con siccità avanzata, fuori controllo o in condizioni di forte vento, può mettere in pericolo la salute e anche la vita delle persone e degli animali e provoca ingenti danni materiali. Intanto, i farmers si stanno preparando per un nuovo anno agricolo, ma la siccità di quest’estate ha causato danni significativi.
D’altronde, la portata dei danni in Romania potrebbe avere ripercussioni sull’intero continente europeo, ammoniscono analisti citati da Reuters. Essi ritengono che, ad esempio, la Romania, che competeva con la Francia per il titolo di maggior produttore di mais nell’UE, a causa delle numerose ondate di siccità e di caldo, quest’anno potrebbe avere una produzione inferiore del 30%. È una sfida coltivare il mais in un forno. È una delle stagioni più difficili che hanno dovuto affrontare gli agricoltori romeni, spiega uno degli analisti.
A Bucarest, il Ministero dell’Agricoltura ha annunciato che tra le misure previste, oltre ai risarcimenti, si annovera anche la sospensione delle rate per gli agricoltori dal 1° settembre.