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Misure alternative alle pene detentive

Qualche giorno fa, il Dipartimento di Stato degli USA ha reso pubblico il suo rapporto annuo relativo alle pratiche nel settore diritti dell’uomo. La Romania non è stata risparmiata, essendo criticata anche per le condizioni nei penitenziari e nei centri carcerari, sovraffollati e che non rispettano gli standard stabiliti dal Consiglio d’Europa. D’altronde, in assenza di misure atte a rimediare la situazione, l’istituzione di Strasburgo ha minacciato Bucarest con multe consistenti, che i contribuenti romeni non sono affatto contenti di pagare. Di conseguenza, l’anno scorso, in Romania è stata adottata una legge tramite cui viene ridotta la pena carceraria per le persone che si trovano in condizioni inadeguate. Secondo i provvedimenti di questa legge, per ogni 30 giorni passati in condizioni carcerarie improprie a cominciare dal 2012, i detenuti possono beneficiare di 6 giorni considerati scontati.

Misure alternative alle pene detentive
Misure alternative alle pene detentive

, 24.04.2018, 12:39

Qualche giorno fa, il Dipartimento di Stato degli USA ha reso pubblico il suo rapporto annuo relativo alle pratiche nel settore diritti dell’uomo. La Romania non è stata risparmiata, essendo criticata anche per le condizioni nei penitenziari e nei centri carcerari, sovraffollati e che non rispettano gli standard stabiliti dal Consiglio d’Europa. D’altronde, in assenza di misure atte a rimediare la situazione, l’istituzione di Strasburgo ha minacciato Bucarest con multe consistenti, che i contribuenti romeni non sono affatto contenti di pagare. Di conseguenza, l’anno scorso, in Romania è stata adottata una legge tramite cui viene ridotta la pena carceraria per le persone che si trovano in condizioni inadeguate. Secondo i provvedimenti di questa legge, per ogni 30 giorni passati in condizioni carcerarie improprie a cominciare dal 2012, i detenuti possono beneficiare di 6 giorni considerati scontati.



Ma le misure delle autorità con potere decisionale di Bucarest non si fermano qui! Lunedì, la Commissione giuridica della Camera dei Deputati ha espresso parere favorevole su una bozza di atto normativo relativo alle misure alternative alle pene detentive che non vengono però applicate alle persone che hanno commesso reati di violenza, ai recidivi o alle persone condannate per traffico d’influenza o per tangenti. Secondo il progetto, chi deve scontare una pena di al massimo 5 anni di detenzione e ne ha già scontato un quinto, potrebbe beneficiare degli arresti domiciliari oppure solo durante la settimana degli arresti domiciliari, mentre sabato e domenica potrebbe stare in un centro di detenzione. Altre due proposte adottate dalla Commissione giuridica prevedono la diminuzione del periodo carcerario di 20 giorni per ciascun’opera scientifica scritta in prigione e gli arresti domiciliari per chi riceve condanne inferiori ad un anno.



Il deputato PSD (al potere) Eugen Nicolicea, presidente della Commissione: “Se il giudice ha stabilito che la rispettiva pena sia inferiore ad un anno, vuol dire che ha deciso che la gravità del rispettivo reato è molto bassa. Vuol dire che il rispettivo reato non ha rappresentato un livello di pericolo sociale abbastanza alto da richiedere una pena maggiore. Ovviamente se la pena da scontare è maggiore, il detenuto non gode di questo provvedimento.”



L’opposizione di destra, tramite la voce del deputato USR, Stelian Ion, è invece scontenta: “Dobbiamo pensare anche alle persone oneste di questo Paese, che sono frustrate quando vedono che le persone condannate per i reati commessi godono di un trattamento così leggero. D’altra parte, i delinquenti sono incoraggiati, indirettamente o forse addirittura direttamente, da questo rilassamento per commettere reati anche in futuro, sapendo di potere beneficiare di clemenza da parte delle autorità.” Il voto finale spetterà alla plenaria della Camera dei Deputati, che ha potere decisionale.

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