Manovra bis: via libera dal Governo
La prima manovra bis del 2014 è una positiva. In altre parole, non sono stati tagliati soldi da nessun budget. Persino il Ministero dell’Ambiente, che doveva perdere inizialmente 25 milioni di lei (pari a circa 5,5 milioni di euro), riceverà 50 milioni di lei per lavori di contrasto delle alluvioni. La somma potrebbe essere aumentata a seconda delle valutazioni fatte nelle province colpite, negli ultimi giorni, dai nubifragi. Maggiori stanziamenti al Ministero della Salute, nel contesto in cui non sono pochi coloro che accusano il sottofinanziamento cronico cui addebitano la lentezza delle riforme nel settore.
Roxana Vasile, 01.08.2014, 15:21
La prima manovra bis del 2014 è una positiva. In altre parole, non sono stati tagliati soldi da nessun budget. Persino il Ministero dell’Ambiente, che doveva perdere inizialmente 25 milioni di lei (pari a circa 5,5 milioni di euro), riceverà 50 milioni di lei per lavori di contrasto delle alluvioni. La somma potrebbe essere aumentata a seconda delle valutazioni fatte nelle province colpite, negli ultimi giorni, dai nubifragi. Maggiori stanziamenti al Ministero della Salute, nel contesto in cui non sono pochi coloro che accusano il sottofinanziamento cronico cui addebitano la lentezza delle riforme nel settore.
Concretamente, il Ministero della Salute riceverà quasi 500 milioni di lei per le spese con i programmi nazionali e il sistema d’interventi d’emergenza, mentre la Cassa Nazionale Assicurazioni Sanitarie — circa 170 milioni di lei. Beneficeranno di fondi supplementari i Ministeri dell’Istruzione e della Difesa, il Ministero dell’Economia, dei Trasporti e del Lavoro, nonchè l’Autorità Elettorale Permanente, per l’organizzazione delle elezioni presidenziali di novembre. Proprio perchè le presidenziali si avvicinano rapidamente, l’Opposizione di centro-destra afferma che con questa prima manovra bis l’attuale coalizione al governo dominata dai socialdemocratici non si basa su una strategia economica solida, bensi’ fa solo un gioco elettorale.
Il Governo afferma, invece, di aver preso in considerazione una crescita economica del 2,8% rispetto al 2,2% preso in calcolo nell’elaborazione del bilancio statale del 2014, introiti maggiori al bilancio e una crescita del Pil nominale stimato da quasi 660 miliardi di lei ad oltre 662 miliardi. In attesa della prossima manovra sui conti pubblici, che sarà fatta probabilmente a fine settembre, le autorità centrali e locali continuano a concentrare la loro attenzione anche sul contrasto della disoccupazione. Il tasso di disoccupazione del mese di giugno di quest’anno è stimato al 7,1%, in lieve calo rispetto al precedente mese e allo stesso periodo dell’anno scorso.
Stando all’Istituto Nazionale di Statistica, che prende in calcolo le persone di oltre 15 anni in cerca di un lavoro e pronte a lavorare nelle successive due settimane, attualmente, in Romania, il numero stimato dei disoccupati è di 700 mila. L’8% sono neolaureati. Il tasso di disoccupazione maschile è maggiore di quello della disoccupazione femminile — il 7,7% rispetto al 6,4%. Il numero dei senza lavoro di oltre 25 anni è pari al 74,3% del numero totale di disoccupati.
(traduzione di Adina Vasile)