Manchester, strage a concerto
Colpita, per oltre un decennio da attacchi di grande portata, la Gran Bretagna è in lutto per la seconda volta quest’anno, dopo ciò che il premier Theresa May ha definito un orrendo attentato terroristico. Decine di persone, tra cui, stando alle autorità, anche bambini, hanno perso la vita o sono rimaste ferite nell’esplosione avvenuta alla Manchester Arena (nord-ovest dell’Inghilterra), la maggiore sala da concerti in Europa. L’esplosione si è verificata alla fine di un concerto pop della solista americana Ariana Grande.
Florentin Căpitănescu, 23.05.2017, 14:48
Colpita, per oltre un decennio da attacchi di grande portata, la Gran Bretagna è in lutto per la seconda volta quest’anno, dopo ciò che il premier Theresa May ha definito un orrendo attentato terroristico. Decine di persone, tra cui, stando alle autorità, anche bambini, hanno perso la vita o sono rimaste ferite nell’esplosione avvenuta alla Manchester Arena (nord-ovest dell’Inghilterra), la maggiore sala da concerti in Europa. L’esplosione si è verificata alla fine di un concerto pop della solista americana Ariana Grande.
Il governo del premier Theresa May si è riunito martedì mattina in seduta d’urgenza. Come era normale, la May e il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, hanno sospeso la campagna elettorale per le elezioni politiche anticipate, previste per l’8 giugno. Per una strana coincidenza, la tragedia di Manchester, avviene proprio a due mesi dall’attacco a Londra. Allora, un britannico convertito all’islam aveva investito volutamente con la macchina i pedoni sul ponte di Westminster, dopo aver accoltellato un poliziotto all’ingresso nel Parlamento. Cinque persone hanno perso allora la vita, tra cui anche un cittadino romeno, e altre 50 sono state ferite.
Dopo l’attacco a Manchester, sono arrivate subito le reazioni di compassione e solidarietà della comunità internazionale, inclusivamente della Romania. Il presidente romeno, Klaus Iohannis si è dichiarato rivoltato e rattristato a causa delle terribili notizie di Manchester. Tutti i nostri pensieri sono rivolti alle famiglie di coloro che hanno perso la vita e alle persone ferite nell’esplosione a Manchester, ha affermato, dal canto suo, il primo ministro romeno, Sorin Grindeanu. Anche il Ministero degli Esteri romeno (MAE) ha espresso il profondo rimpianto ed ha trasmesso condoglianze alle numerose vittime. In questi momenti difficili, siamo solidali con il popolo britannico, ha precisato il MAE.
D’altra parte, dopo l’attacco a Manchester e a qualche giorno dall’appello al rafforzamento della lotta al terrorismo lanciato dal presidente americano, Donald Trump, le autorità di New York hanno preso misure di sicurezza in più nei luoghi ritenuti sensibili. In visita in Arabia Saudita alla fine della scorsa settimana, il leader della Casa Bianca ha chiesto esplicitamente ai leader del mondo musulmano di eliminare i jihadisti dai loro Paesi. Sempre a Riad, gli USA e le monarchie arabe della zona del Golfo hanno annunciato la creazione di un centro per la lotta alle fonti di finanziamento sulle quali si basa il terrorismo. Terrorismo che — come dimostra una volta in più l’attacco a Manchester — continua a provocare sempre più vittime. (tr. G.P.)