Manca una settimana alle elezioni politiche in Romania
Florentin Căpitănescu, 05.12.2016, 17:43
In Romania, i candidati alle elezioni politiche in
programma l’11 dicembre sono arrivati all’ultima settimana di campagna
elettorale. Secondo la legislazione, la campagna si conclude sabato, 10
dicembre, alle ore 7:00. Fino allora, i candidati alle cariche di senatori e
deputati possono presentare i loro programmi politici e le offerte elettorali
tramite manifesti, ai meeting e negli incontri con i cittadini. Per quanto
riguarda l’audiovisivo, la campagna elettorale si conclude venerdì, 9 dicembre,
alle ore 7:00.
Quasi alla fine sono anche i preparativi per
l’organizzazione dello scrutinio. Giovedì, 8 dicembre è la scadenza per la
trasmissione all’Ufficio Elettorale delle buste contenenti i documenti di voto
per corrispondenza, una novità assoluta nella storia delle elezioni in Romania,
mentre sabato, un giorno prima delle elezioni, saranno consegnati ai presidenti
degli uffici di circoscrizione elettorale le schede di voto, i timbri, le liste
elettorali permanenti e gli altri moduli necessari. Per i 466 seggi – 136 al
Senato e 312 alla Camera dei Deputati, ai quali si aggiungono i 18 deputati
delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, la cui rappresentazione
è garantita – si sono iscritte nella corsa elettorale quasi 6.500 persone. Ci
sono 43 circoscrizioni elettorali: 41 provinciali, Bucarest e diaspora. Lo
scrutinio è organizzato in base ad una nuova legislazione elettorale che
reintroduce il voto sulle liste, dopo due serie di elezioni uninominali.
Il precedente sistema, uninominale, in base alle
cosiddette quote di rappresentazione, ha generato un’anomalia, perché il
Legislativo di Bucarest è arrivato ad avere, nell’attuale ciclo parlamentare,
quasi 600 rappresentanti. Favorito alle elezioni è il PSD, che in tutto il
periodo post-comunista della Romania è stato assimilato alla sinistra, seguito
dal PNL, di destra, e dall’USR, apparsa di recente e che, stando agli
osservatori, avrà un ruolo importante nel futuro Parlamento. Buone chances di
superare la soglia elettorale del 5% ha anche l’UDMR, il partito che
rappresenta la minoranza ungherese, l’ALDE (di destra), fondata dall’attuale
presidente del Senato, Călin Popescu Tăriceanu, e PMP (di destra), creato
dall’ex capo dello stato, Traian Băsescu. I futuri rappresentanti nel
Parlamento – un’istituzione fondamentale nell’architettura istituzionale della
Romania – hanno la difficile missione di cambiare l’immagine pubblica del
Parlamento, associata adesso all’incompetenza, all’immoralità o alla corruzione.
D’altra parte, la configurazione del nuovo Legislativo sarà il punto di
partenza per i negoziati sulla formazione del futuro Esecutivo, siccome ci sono
scarse probabilità che un partito possa ottenere la così ambita maggioranza
parlamentare. (traduzione di Gabriela Petre)