Maltempo: ancora disagi in Romania
I capricci del tempo continuano a provocare grossi disagi in Romania. Nel fine settimana, la grandine ha colpito soprattutto il nord-est del Paese, con un’allerta a codice rosso a Suceava, dove parecchie case sono state allagate e il bestiame isolato dalle ondate di piena. In provincia di Alba, nella Romania centrale, il maltempo ha colto parecchi turisti in montagna, e sette persone, bloccate sempre dagli straripamenti, hanno richiesto l’intervento delle squadre di salvataggio.
Corina Cristea, 18.06.2019, 13:52
I capricci del tempo continuano a provocare grossi disagi in Romania. Nel fine settimana, la grandine ha colpito soprattutto il nord-est del Paese, con un’allerta a codice rosso a Suceava, dove parecchie case sono state allagate e il bestiame isolato dalle ondate di piena. In provincia di Alba, nella Romania centrale, il maltempo ha colto parecchi turisti in montagna, e sette persone, bloccate sempre dagli straripamenti, hanno richiesto l’intervento delle squadre di salvataggio.
Invece, il sud è avvolto dal caldo eccessivo, accompagnato da temporali che, comunque, interessano tutta la Romania. In provincia di Valcea decine di masserie sono state allagate, mentre a Braila, nell’est, le raffiche di vento hanno abbattuto parecchi alberi. Centinaia di persone sono rimaste senza energia elettrica. Permane il rischio alluvioni nella metà delle province. L’instabilità si manterrà almeno fino a domani sera, però le previsioni indicano piogge e temporali anche per giovedì.
L’attenzione è puntata sul Danubio, le cui province rivierasche sono interessate da un’allerta alluvioni codice giallo e arancione fino a giovedì. Negli ultimi giorni, il fiume ha raggiunto il suo massimo livello a Galati, dove ha inondato le terrazze – ristoranti collocate sulle sue sponde, ma anche un tratto del lungofiume. Le passerelle passeggeri dei traghetti sono sopraelevate, e agli agricoltori delle zone a rischio è stato richiesto di non lasciare sui campi sostanze chimiche, concimi o combustibili. Avviso anche al personale navigante di circolare a bassa velocità, per evitare la formazione di ondate che potrebbero erodere le sponde e gli argini di protezione.