Lutto Nazionale per Re Michele
Re Michele I è tornato, mercoledì, per l’ultima volta, nel Paese che ha amato fino alla morte e in cui resterà per sempre. Diventato monarca a neanche 6 anni, con una vita che si annunciava perfetta, il quarto re di Romania ha avuto però un destino molto tragico. Costretto dai comunisti ad abdicare nel 1947, è partito in esilio, tornando in patria, non senza problemi, solo dopo la Rivoluzione del 1989. Mi è stato chiesto più volte quali erano i miei sentimenti alla partenza dalla Romania. Non ho trovato un altro modo di dire la verità sul mio stato d’animo di allora se non che sono partito con la morte nell’anima” — diceva Re Michele, in un libro di colloqui.
Roxana Vasile, 14.12.2017, 13:02
Re Michele I è tornato, mercoledì, per l’ultima volta, nel Paese che ha amato fino alla morte e in cui resterà per sempre. Diventato monarca a neanche 6 anni, con una vita che si annunciava perfetta, il quarto re di Romania ha avuto però un destino molto tragico. Costretto dai comunisti ad abdicare nel 1947, è partito in esilio, tornando in patria, non senza problemi, solo dopo la Rivoluzione del 1989. Mi è stato chiesto più volte quali erano i miei sentimenti alla partenza dalla Romania. Non ho trovato un altro modo di dire la verità sul mio stato d’animo di allora se non che sono partito con la morte nell’anima” — diceva Re Michele, in un libro di colloqui.
Il monarca detronizzato ha lavorato tra gli stranieri, si è fatto una famiglia tra gli stranieri e non mai dimenticato di essere uno straniero in un Paese straniero. Con l’ultimo viaggio del Re dalla Svizzera, dove si era stabilito e dove è morto, verso la Romania finisce, adesso, un esilio lungo quanto la vita di un uomo. Michele I sarà sepolto, sabato, a Curtea de Argeş, necropoli reale nel sud della Romania, accanto a sua moglie, Anna di Borbone-Parma. Fino allora, la bara con le spoglie dell’ex monarca è deposta nella Sala del Trono al Palazzo Reale di Bucarest, dove i romeni possono rendergli un ultimo omaggio. Lo hanno fatto, in precedenza, anche esponenti di Romania e della Moldova romenofona confinante, al Castello Peleş di Sinaia, nei Carpazi Meridionali, il Re fermandosi per l’ultima volta anche nel luogo dove è nato e dove ha passato l’infanzia.
La memoria di Michele I è omaggiata, in questi giorni, da tutto il Paese, dalla gente semplice alle personalità politiche, ai diplomatici o agli storici. Tra questi, anche il fondatore dell’Istituto per la Memoria dell’Esilio Romeno, Dinu Zamfirescu, il quale ha dichiarato: “Perdiamo un eroe romeno, perdiamo un uomo che è stato un esempio di dignità sia personale, che reale. La Romania ha bisogno di persone così e vi dico, con infinita tristezza, che attualmente è difficile trovare una persona del genere nel nostro Paese. Ogni volta che l’ho visto all’estero, era sempre interessato a ciò che succedeva in Romania e a quello che facevano i romeni. Sentiva di avere una responsabilità nei confronti del Paese e chiedeva che cosa poteva fare per la Romania.”
Ai funerali di sabato di re Michele I sono attesi, tra molti altri, i re di Spagna, Sofia e Juan Carlos, la regina della Spagna essendo, d’altronde, cugina di primo grado dell’ex re romeno. Vi parteciperanno anche il Principe Carlo del Galles, che ama molto il nostro Paese, re Filippo del Belgio, il terzo più giovane monarca europeo in carica, oppure il Principe Lorenzo del Belgio. Fino allora, per tre giorni, in Romania è stato decretato il lutto nazionale. (tr. G.P.)