L’Ucraina e il fianco est
Il presidente Klaus Iohannis ha convocato per mercoledì il Consiglio Supremo di Difesa del Paese, con l’ordine del giorno che include la situazione di sicurezza nella zona estesa del Mar Nero e sul fianco orientale dell’Alleanza Nord-Atlantica, nonchè le misure sullo sviluppo delle capacità di risposta alle nuove sfide all’ambiente di sicurezza. La Romania confina al nord e al sud-est con l’Ucraina. Inoltre, ospita a Deveselu, nel sud, lo scudo antimissile americano, capacità militare della NATO. Da un lato, Mosca chiede agli Alleati di non accogliere gli ucraini nella NATO, come garanzia della sua sicurezza.
Roxana Vasile, 25.01.2022, 11:11
Il presidente Klaus Iohannis ha convocato per mercoledì il Consiglio Supremo di Difesa del Paese, con l’ordine del giorno che include la situazione di sicurezza nella zona estesa del Mar Nero e sul fianco orientale dell’Alleanza Nord-Atlantica, nonchè le misure sullo sviluppo delle capacità di risposta alle nuove sfide all’ambiente di sicurezza. La Romania confina al nord e al sud-est con l’Ucraina. Inoltre, ospita a Deveselu, nel sud, lo scudo antimissile americano, capacità militare della NATO. Da un lato, Mosca chiede agli Alleati di non accogliere gli ucraini nella NATO, come garanzia della sua sicurezza.
Pur negando qualsiasi piano di invasione dell’Ucraina, Mosca ha ammassato circa 100.000 soldati e mezzi militari ai confini con questo Paese. La NATO risponde che ogni Stato è libero di prendere le decisioni che ritiene opportune, senza alcuna ingerenza esterna. D’altra parte, la Russia chiede alla NATO anche di ritirare la tecnica militare dagli Stati entrati a far parte dell’Alleanza dopo il 1997, la Romania compresa. Nonostante le ripetute assicurazioni, anche di data recente, sia da Bucarest che dal quartier generale della NATO di Bruxelles, che lo scudo di Deveselu è puramente difensivo, Mosca resta ferma sulle proprie posizioni.
A questo punto, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha ribadito alla riunione del Consiglio Affari Esteri, svoltasi ieri a Bruxelles, la necessità che l’Unione Europea, tramite una stretta consultazione con gli USA, acceleri la preparazione di sanzioni settoriali e individuali contro la Russia, finalizzate sia alla deterrenza che ad una risposta adeguata in caso di un’ulteriore escalation delle tensioni. Bogdan Aurescu ha anche proposto l’organizzazione a Kiev di un incontro dei ministri degli Esteri dell’Unione, come espressione della solidarietà con l’Ucraina. Inoltre, il ministro Aurescu ha ringraziato di nuovo per l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, riguardante l’aumento della presenza militare americana sul fianco est della NATO, la Romania compresa, in caso di deterioramento della situazione di sicurezza.
Il processo di consolidamento della posizione della NATO sul fianco orietale è necessario quanto più presto, comportando un effetto di deterrenza, ha sottolineato il capo della diplomazia romena. D’altronde, nello stesso giorno in cui i ministri degli Esteri dell’UE si sono riuniti a Bruxelles, l’Alleanza Nord-Atlantica ha annunciato in un comunicato che i Paesi della NATO hanno messo forze in allerta e inviato navi e caccia per rafforzare la capacità di difesa nell’Europa Orientale contro le attività militari russe in corso ai confini con l’Ucraina. Il Cremlino ha parlato di esacerbazione delle tensioni tramite isteria e menzogne.
L’Alleanza ha ricordato che dall’annessione illegale della Crimea da parte della Russia nel 2014, la NATO ha aumentato la sua presenza nella parte orientale dell’Alleanza, soprattutto con quattro gruppi tattici multinazionali in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Queste unità sono pronte al combattimento, spiega ancora la NATO, ammonendo che un attacco contro un alleato sarà considerato un attacco contro l’intera Alleanza.