Lo statuto dei militari, in dibattito
Il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, ha partecipato, giovedì, alla cerimonia di rimpatrio degli oltre 400 militari del Battaglione 280 Fanteria Protezione della Forza “Brave Hearts”. Nel periodo agosto 2017 – febbraio 2018, loro hanno svolto una missione nella regione Kandahar, in Afghanistan, che ha migliorato l’immagine dell’Esercito Romeno e della Romania a livello internazionale. Hanno garantito la sicurezza della base militare e del personale delle forze della coalizione, hanno assistito e consigliato le forze armate e di sicurezza afgane, hanno concesso assistenza umanitaria alla popolazione afgana, hanno mantenuto il dialogo con le autorità e i leader locali ed hanno svolto azioni assieme alle Forze di Sicurezza Nazionali Afgane.
Roxana Vasile, 09.03.2018, 12:35
A settembre, durante una missione di pattugliamento, un membro del Battaglione 280 Fanteria è morto e due sono rimasti feriti dopo che l’autoblindo in cui si trovavano è stato attaccato con un ordigno esplosivo artigianale. Al ritorno in Romania, il comandante del Battaglione è stato promosso al grado di colonnello, mentre i due militari feriti sono stati insigniti dal presidente della Romania della medaglia nazionale “Servizio Fedele” III classe.
È stata una buona occasione per il ministro Mihai Fifor di annunciare che lo statuto del personale militare sarà modificato nel prossimo periodo. Tramite un disegno di legge in questo senso, già inoltrato al Parlamento, si desidera migliorare la vita dei militari romeni, perché è arrivato il momento — dice Mihai Fifor — che l’esercito riceva tutto il dovuto rispetto sia da parte delle istituzioni statali, che dei cittadini. “Non facciamo altro che cercare di avere un militare motivato da tutti i punti di vista, perché solo in questo modo possiamo dire che noi, politici, abbiamo fatto il nostro dovere nei confronti di coloro che, ad un certo momento, vanno a partecipare a missioni, così come è stato il caso dei militari del Battaglione 280 Fanteria” – ha affermato il ministro Fifor.
Egli ha ricordato che è il secondo anno consecutivo che il Governo di Bucarest stanzia il 2% del Prodotto Interno Lordo all’Esercito Romeno, il che dimostra l’impegno responsabile del Governo in tutto ciò che significa la dotazione dell’esercito. Il 2018 sarà un anno di riferimento per la modernizzazione della marina militare: saranno avviate le pratiche per la costruzione di quattro corvette multiuso che verranno prodotte, tutte, su un cantiere navale romeno. Saranno inoltre modernizzate le due fregate romene acquistate in Gran Bretagna e si provvederà all’acquisto di impianti mobili di lancio di missili antinave. La Romania è il più importante fornitore di sicurezza nella zona del Mar Nero, motivo per cui ha bisogno di consolidare le proprie capacità militari. Nell’opinione di Bucarest, dopo l’annessione, nel 2014, della Penisola Crimea, la Romania confina, praticamente, al Mar Nero, con la Russia, che promuove una guerra ibrida abbastanza intensa. Però, l’Esercito Romeno è, già da ora, pronto a far fronte alle sfide.