Lo stato dell’economia romena
L’evoluzione macroeconomica della Romania è buona, però i rischi connessi alla stabilità finanziaria restano significativi. In queste condizioni, è fondamentale avere un atteggiamento prudenziale nelle politiche economiche. Le informazioni sono incluse nel rapporto sulla stabilità finanziaria presentato dal vicegovernatore della Banca Centrale della Romania, Liviu Voinea. Il principale rischio riguarda la possibilità di rapido deterioramento della fiducia degli investitori nelle economie emergenti. Esistono, però, anche altri rischi — il quadro incerto e imprevedibile nel campo finanziario e bancario, le incertezze legate al progetto di bilancio e quelle sullo spazio comunitario.
Mihai Pelin, 14.12.2016, 13:58
L’evoluzione macroeconomica della Romania è buona, però i rischi connessi alla stabilità finanziaria restano significativi. In queste condizioni, è fondamentale avere un atteggiamento prudenziale nelle politiche economiche. Le informazioni sono incluse nel rapporto sulla stabilità finanziaria presentato dal vicegovernatore della Banca Centrale della Romania, Liviu Voinea. Il principale rischio riguarda la possibilità di rapido deterioramento della fiducia degli investitori nelle economie emergenti. Esistono, però, anche altri rischi — il quadro incerto e imprevedibile nel campo finanziario e bancario, le incertezze legate al progetto di bilancio e quelle sullo spazio comunitario.
Liviu Voinea: “La Romania si trova in una situazione macroeconomica favorevole, i rischi sono diminuiti, però rimangono ancora significativi e, proprio per questo, è importante un atteggiamento prudenziale del ministro per le politiche macroeconomiche. Per quanto riguarda il settore bancario, esso ha la capacità di gestire situazioni sfavorevoli. Il tasso di solvibilità è rimasto ad un alto livello, di quasi il 19% a settembre 2016, la profittabilità si è consolidata, la liquidità non rappresenta una limitazione per le banche — tutto ciò sullo sfondo del mantenimento di un grado di copertura con provvigioni superiori alla media nell’UE.”
Stando al rappresentante della Banca Centrale, l’economia romena ha registrato nell’ultimo periodo uno dei maggiori tassi di crescita a livello europeo. Liviu Voinea ha spiegato che la dinamica positiva dell’economia è sostenibile, perché la maggior parte dell’eccedente di domanda nel periodo 2011-2016 è stata coperta dall’offerta interna.
Un’altra conclusione del rapporto è che il rischio relativo all’instabilità legislativa nel settore finanziario-bancario è diminuito come intensità in seguito alla decisione della Corte Costituzionale della Romania relativa alla Legge sulla dazione in pagamento. Nel mese di aprile, le iniziative legislative legate alla dazione in pagamento e alla conversione dei crediti in franchi svizzeri erano considerate un rischio significativo.
Liviu Voinea: “Per le banche, le perdite saranno scaglionate per diversi anni, in seguito alla decisione della Corte Costituzionale, però finché le decisioni saranno individuali, le due leggi, nel loro insieme, non possono più essere considerate avvenimenti che determinano perdite al momento della loro approvazione, alla luce delle regolamentazioni europee sulle provvigioni.”
Secondo la Legge sulla dazione in pagamento, le persone che non possono più pagare i debiti in banca, nel caso di un mutuo ipotecario o immobiliare di non più di 250.000 euro, possono rinunciare definitivamente al pagamento delle rate, ma anche al diritto di proprietà della rispettiva casa. Per quanto riguarda i crediti in franchi svizzeri, possono essere pagati in lei, al tasso di cambio esistente alla data della firma del contratto. (tr. G.P.)