Lo scandalo dei rifiuti
La Romania non è la discarica dellEuropa! Lo scorso mese, in seguito ai controlli doganali, al confine sono stati fermati 16 trasporti illegali con circa 300 tonnellate di rifiuti. 13 trasporti provenivano dalla Germania, il resto dallAustria e Ungheria. Stando alla legge, in Romania non possono entrare che rifiuti verdi valorizzabili. Perciò, nei documenti, le 300 tonnellate di rifiuti erano registrati come riciclabili, atti ad essere usati nellindustria tessile. In realtà, essi erano mescolati, contenendo inclusivamente rifiuti medici molto pericolosi, ed erano diretti verso tre operatori economici che dovevano depositarli presso discariche in Romania, soprattutto nel sud-est del Paese. Ununica azienda avrebbe dovuto ricevere il 40% della quantità totale. La Romania ha la triste fama di essere una destinazione attraente per i rifiuti. Se in altri stati il deposito nelle discariche costa 80 euro/tonnellata, in Romania non cè nessun costo.
Roxana Vasile, 19.07.2016, 16:24
La Romania non è la discarica dellEuropa! Lo scorso mese, in seguito ai controlli doganali, al confine sono stati fermati 16 trasporti illegali con circa 300 tonnellate di rifiuti. 13 trasporti provenivano dalla Germania, il resto dallAustria e Ungheria. Stando alla legge, in Romania non possono entrare che rifiuti verdi valorizzabili. Perciò, nei documenti, le 300 tonnellate di rifiuti erano registrati come riciclabili, atti ad essere usati nellindustria tessile. In realtà, essi erano mescolati, contenendo inclusivamente rifiuti medici molto pericolosi, ed erano diretti verso tre operatori economici che dovevano depositarli presso discariche in Romania, soprattutto nel sud-est del Paese. Ununica azienda avrebbe dovuto ricevere il 40% della quantità totale. La Romania ha la triste fama di essere una destinazione attraente per i rifiuti. Se in altri stati il deposito nelle discariche costa 80 euro/tonnellata, in Romania non cè nessun costo.
In una conferenza stampa, il ministro dellAmbiente, Cristiana Pasca Palmer, ha precisato che, dallinizio dellanno prossimo, anche in Romania ci sarà un prezzo per il deposito dei rifiuti. Il ministro ha sottolineato, allo stesso tempo, che le autorità devono essere vigili e controllare molto bene cosa varca il confine.
“Vorrei che per tutti gli operatori economici fosse chiaro: la Romania non è un Paese che sia la discarica dellEuropa. Finchè cè la legislazione, essa va applicata severamente e non si possono importare che rifiuti che corrispondono, ossia valorizzabili, altrimenti tutto è illegale”, ha detto il ministro.
Cristiana Pasca Palmer ha confermato senza equivoco che si tratta di un affare illegale con ramificazioni in Europa, i trasporti illegali dello scorso mese potendo essere solo la punta delliceberg. I rifiuti che dovevano entrare illegalmente in Romania sono stati mandati inditro nei Paesi di origine. Per quanto riguarda le compagnie romene che hanno cercato di violare la legge e introdurli nel Paese, esse sono attualmente sotto indagine penale.
Daltra parte, le autorità romene si adoperano ad assicurare un ambiente più pulito anche tramite il rinnovo del parco circolante nazionale. Il programma nazionale di rottamazione delle vecchie auto e di acquisto di nuove auto, con sostegno dal bilancio di stato – gode di successo. Questanno il valore totale del programma è di 220 milioni di lei (pari a circa 50 milioni di euro), di cui 75 milioni di lei sono stanziati per il programma di acquisto di auto nuove al 100% elettriche o ibride. Una parte dei soldi è destinata, allo stesso tempo, al finanziamento delle stazioni di ricarica di questi veicoli. Il Ministero dellAmbiente stima che, tramite il programma nazionale di rottamazione, nel 2016 saranno rottamate circa 20 mila auto inquinanti. (traduzione di Adina Vasile)