L’inverno e le virosi
Finora la Romania è stata al riparo, nell’attuale stagione invernale, da fenomeni meteo estremi. Ha nevicato nella maggior parte del Paese, isolatamente il vento ha registrato intensificazioni, ma eccezion fatta per le strade montane site a circa 2000 metri d’altezza, che per tradizione vengono chiuse per 6-8 mesi all’anno, il traffico stradale non ha subito ampie perturbazioni. È, quindi, un inverno normale, a differenza da quello che ha colpito, soprattutto per le nevicate abbondanti, gli stati dell’Europa centrale.
Ştefan Stoica, 11.01.2019, 14:52
Entro i limiti anticipati si piazza, per il momento, anche il grado di morbosità dato dalle infezioni respiratorie acute, anche se è aumentato leggermente da una settimana all’altra, ha annunciato il Centro Nazionale di Sorveglianza e Controllo delle Malattie Trasmissibili. A livello nazionale, il numero totale delle infezioni respiratorie acute segnalate — influenza, virosi, pneumonia — è stato maggiore del 9% rispetto a quello registrato nella stessa settimana della stagione precedente. Attualmente non si pone il problema di un’epidemia di influenza, ma di una circolazione più intensa del virus influenzale, ha precisato la ministra della Salute, Sorina Pintea. Il numero dei decessi causati dall’influenza è basso — inferiore a 10 — però desta preoccupazione il fatto che tra le vittime si annoverano persone giovani, senza precedenti problemi di salute, ma non vaccinate. Perciò, il Ministero della Sanità esorta nuovamente la popolazione a farsi vaccinare, ricordando che l’immunizzazione è il metodo più sicuro ed efficace per prevenire il contagio dal virus influenzale. L’appello giunge sullo sfondo della diffusione delle correnti anti-vaccinazione, di cui le autorità sostengono che strumentalizzino la popolazione diffondendo informazioni false sui presunti effetti collaterali dei vaccini di ogni tipo.
Quest’anno, il Ministero della Sanità ha acquistato 1 300 000 dosi di vaccino per la campagna di vaccinazione anti-influenzale. Fino al 6 gennaio, oltre 1,2 milioni di romeni delle categorie a rischio avevano beneficiato della campagna. Il Ministero della Salute attira l’attenzione che, con la riapertura delle scuole, il numero di casi di contagio potrebbe aumentare.