L’impegno per l’Europa, rinnovato a Sibiu
La città transilvana di Sibiu, testimone dell’eredità culturale e amministrativa tedesca nel cuore della Romania, è stata, per un giorno, la capitale politica di un’Europa che sta cercando di ritrovare il proprio vigore e di riaffermarsi quale spazio inalterabile della prosperità e dello stato di diritto. I leader dell’Unione Europea hanno adottato a Sibiu una dichiarazione contenente 10 impegni che riguardano, tra l’altro, il settore della Difesa, lo spirito di solidarietà in tempi difficili, l’apertura verso soluzioni congiunte, la tutela della democrazia e dello stato di diritto, il rispetto del principio dell’equità, la tutela del futuro delle prossime generazioni.
“Difenderemo un’unica Europa — dall’est all’ovest e dal nord al sud. Trent’anni fa, milioni di persone hanno lottato per l’unità e per essere liberi ed hanno abbattuto la Cortina di ferro che aveva diviso l’Europa in due per più decenni. Non lasceremo posto a divisioni che sono contrarie al nostro interesse collettivo”, promettono i leader dell’Europa.
“L’Unione di oggi è più forte di quella di ieri e desideriamo continuare a renderla sempre più forte per il futuro. Questo è il nostro impegno nei confronti delle generazioni future. Questo è lo spirito di Sibiu e lo spirito di una nuova Unione a 27 membri pronta ad abbracciare il proprio futuro come corpo unitario”, si sottolinea nel documento.
Ospitando il vertice nella città in cui è nato e di cui è stato sindaco per anni, il presidente Klaus Iohannis ha salutato il fatto che, dalla Romania, parte un messaggio positivo degli stati membri e delle istituzioni europee di consolidamento dell’Unione in base ad una serie chiara di principi e di valori. Il capo dello stato ha accennato anche alla futura agenda strategica dell’UE. “Noi desideriamo un’agenda strategica, che rifletta una prospettiva ambiziosa sul futuro dell’Unione Europea, atta a portare benefici concreti a tutti i cittadini europei. Da questo punto di vista, siamo del parere che la nuova agenda strategica debba puntare sulla promozione di un’Europa in cui sia aumentata la convergenza, consolidato il mercato unico, rafforzata la sicurezza interna dell’UE e garantita un’azione esterna efficace”.
Nel suo discorso, il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, arrivato alla fine del mandato, ha affermato che il vertice non ha mostrato un’unità solo apparente, ma una solida. “Dire che tutto va male è un errore. È anche vero che non possiamo dire che tutto vada bene e perfettamente”, sono state le sue parole che invitano all’equilibrio.
Il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha conquistato i romeni con la sua dichiarazione d’amore, in lingua romena, a Sibiu e alla Romania: “Quando ci siamo incontrati a gennaio, all’inizio della presidenza romena, ho parlato di cuore a proposito della Romania, perché sono convinto che siete straordinari. Avete organizzato un vertice eccezionale. Potete essere orgogliosi del vostro lavoro, così come anche l’Europa è orgogliosa di voi. Mi sono semplicemente innamorato di Sibiu. Tutta Europa si è innamorata di voi”.
I leader dell’Unione Europea si incontreranno di nuovo il 28 maggio, dopo le elezioni europee, per avviare il processo di approvazione di coloro che assumeranno la direzione delle più importanti istituzioni del blocco comunitario.
Ştefan Stoica, 10.05.2019, 14:51