Libera circolazione per i romeni
Negli ultimi anni, secondo gli analisti, non sono state poche le prove che la Romania e gli Usa non hanno mai avuto un legame più stretto. La relazione bilaterale è però segnata da due ritardi: l’assenza dei grandi investitori americani in Romania e il fatto che la Romania non sia stata ancora inclusa nel programma Visa Waiver. Per quanto riguarda la seconda questione, in un’intervista a Radio Romania, il congressman repubblicano Mac Thornberry ha dichiarato che negli Usa c’è un forte interesse per la modifica parziale dei requisiti del programma Visa Waiver, a beneficio della Romania e della Polonia. Thornberry ha ammesso che ci sono scarse chance che la modifica sia applicata nel prossimo futuro, a causa degli accesi dibattiti provocati dall’immigrazione negli Usa. Il congressman ha confemato cosi’ ciò che, pochi giorni fa, ha dichiarato, sempre per Radio Romania, l’ex Incaricato d’Affari dell’Ambasciata Usa a Bucarest, Mark Taplin. Inoltre, Taplin ha ricordato che tra gli stati non inclusi nel programma non sono molti quelli con cui gli Usa hanno dei legami cosi’ stretti.
Florentin Căpitănescu, 30.03.2015, 13:31
Un altro obiettivo di politica estera di Bucarest, l’adesione all’area Schengen, rinviata sin dal 2011, nel contesto delle insufficienti riforme nel campo della giustizia e dei risultati definiti non convincenti nella lotta alla corruzione, è tornato in attualità. L’Olanda, che nel passato ha espresso esplicitamente i suoi riserbi in merito, ha annunciato di analizzare il dossier e di prendere una decisione nel prossimo futuro. La Romania — valutano gli analisti di Bucarest — ha aumentato le sue chance di adesione allo spazio di libera circolazione europeo con l’aumento dei successi nella lotta alla corruzione. Da ministri a presidenti di consigli provinciali, da parlamentari a sindaci, da procuratori capo o magistrati a direttori di varie istituzioni, la Direzione Nazionale Anticorruzione non ha risparmiato nessuno.
A volte succede, contrariamente agli interessi legittimi della giustizia, che il Parlamento intralci la lotta alla corruzione. È successo la scorsa settimana quando la plenaria del Senato ha bocciato la richiesta della DNA di via libera al fermo e alla custodia cautelare dell’ex ministro dei Trasporti, Dan Sova. Che l’ingerenza del Legislativo nell’atto di giustizia infastidisca il cittadino, lo hanno dimostrato le proteste organizzate in seguito in diverse città del Paese, come Cluj e Sibiu, e nella capitale Bucarest. L’atteggiamento inadeguato del Parlamento è stato criticato anche dai romeni in Italia, che hanno protestato davanti alle rappresentanze diplomatiche a Roma, Milano e Torino.
(traduzione di Adina Vasile)