Le relazioni tra la Romania e la Russia nel contesto delle sanzioni Ue
I sondaggi demoscopici su temi di politica estera rilevano che, tra tutti i grandi attori internazionali, la Russia è il Paese in cui i romeni hanno la minore fiducia. Dalla prospettiva storica, ciò si spiega con le 12 invasioni militari russe degli ultimi tre secoli, lannessione, nel 1940, dallUrss, dei territori romeni orientali, e linsediamento, dopo la seconda guerra mondiale, al riparo dei carri armati di Stalin, di un regime comunista-marionetta a Bucarest. Ai nostri giorni, la Romania confina con le repubbliche ex sovietiche Moldova e Ucraina, ambedue devastate dal secessionismo pro-moscovita, ed è avamposto orientale della Nato e dellUe.
Bogdan Matei, 20.02.2017, 16:02
I sondaggi demoscopici su temi di politica estera rilevano che, tra tutti i grandi attori internazionali, la Russia è il Paese in cui i romeni hanno la minore fiducia. Dalla prospettiva storica, ciò si spiega con le 12 invasioni militari russe degli ultimi tre secoli, lannessione, nel 1940, dallUrss, dei territori romeni orientali, e linsediamento, dopo la seconda guerra mondiale, al riparo dei carri armati di Stalin, di un regime comunista-marionetta a Bucarest. Ai nostri giorni, la Romania confina con le repubbliche ex sovietiche Moldova e Ucraina, ambedue devastate dal secessionismo pro-moscovita, ed è avamposto orientale della Nato e dellUe.
Fedele ai valori promossi da queste organizzazioni, Bucarest non ha esitato a pronunciarsi sia per il consolidamento della presenza militare alleata nellEuropa Orientale, che per il mantenimento delle sanzioni economiche istituite dagli europei contro la Russia dopo lannessione della Penisola ucraina di Crimea. Tornato, dopo due anni, nellincarico di ministro degli Esteri, nel nuovo Esecutivo PSD-ALDE, Teodor Meleşcanu ha dichiarato a Radio Romania che i rapporti tra Bucarest e Mosca restano entro i limiti delle sanzioni imposte dallUe. La precisazione è stata fatta dopo che lambasciatore russo a Bucarest, Valeri Kuzmin, aveva annunciato, per i media russi, che saranno firmati tre programmi di cooperazione bilaterale, che, in primavera, sarà organizzato un forum daffari romeno-russo a Mosca e che, in generale, anticipa una migliore collaborazione tra i russi e il nuovo governo di sinistra in Romania.
“Si, certo, solo che entro i limiti delle sanzioni imposte dallUe, con cui abbiamo concordato anche noi; ovviamente non intacca con niente i nostri rapporti culturali, al contrario, dovremmo adoperarli al meglio. Per quanto riguarda il nostro dialogo con la Russia, esso sarà uno pragmatico, veramente costruttivo, dal nostro punto di vista, con il rispetto molto chiaro dei limiti imposti dalla nostra presenza nella Nato e nellUe”, ha detto Melescanu.
Il ministro ha fatto queste dichiarazioni dopo aver partecipato, a Monaco di Baviera, alla celebre conferenza annua su temi di sicurezza, che riunisce decine di ministri della Difesa e degli Esteri e centinaia di parlamentari, esperti, analisti e giornalisti dallintero mondo. A Monaco di Baviera, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha parlato di un futuro post-occidentale.
Per Teodor Meleşcanu, questo discorso “ovviamente si iscrive nella linea di politica estera della Federazione Russa e il ministro russo non ha fatto altro chetrasporla in un discorso che dovete sapere che è stato seguito con attenzione, ma il suo impatto non è stato per niente significativo”.
La stampa tedesca nota, dal canto suo, che, a Monaco di Baviera, il ministro Meleşcanu ha ribadito fermamente la posizione pro-europea e pro-Nato della Romania. (traduzione di Adina Vasile)