Le relazioni romeno-tedesche, esaminate a Bucarest
Dopo che lo scorso novembre l’etnico tedesco Klaus Iohannis, apprezzato sindaco della città transilvana di Sibiu, ha vinto le elezioni presidenziali, non sono stati in pochi a dire che la relazione Bucarest-Berlino, una corretta, normale, di partner nell’UE, ma priva di affinità particolari, salirà ad un altro livello. L’idea è stata ripresa in occasione della visita che il presidente Iohannis ha fatto a Berlino, a febbraio, e rafforzata da quella che il capo della diplomazia tedesca, Frank-Walter Steinmeier, ha fatto lunedì a Bucarest.
Florentin Căpitănescu, 10.03.2015, 13:44
Nei colloqui con i suoi amfitrioni — il capo dello stato, il premier Victor Ponta e l’omologo Bogdan Aurescu — Steinmeier ha affrontato dossier delicati. Sul tema dell’adesione all’Area Schengen, forse il maggior fallimento nella politica estera della Romania dopo l’adesione all’UE nel 2007, il diplomatico tedesco ha spiegato che non esiste alcun legame con le deficienze di sicurezza nella regione, sullo sfondo del conflitto nella confinante Ucraina.
Egli ha apprezzato, d’altra parte, gli sforzi che le autorità di Bucarest hanno fatto per rispettare i criteri di adesione e ha notato i progressi associati alla riforma della giustizia. La posizione della Romania che sostiene di rispettare integralmente i criteri tecnici dell’adesione, è stata ripresa dal ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu.
“Abbiamo moltissimi successi dal punto di vista del rafforzamento dell’Area Schengen contro la migrazione clandestina, contro altri tipi di minacce. L’adesione all’Area Schengen altro non farà che aumentare la nostra efficienza in questo tipo di attività ed è evidente che possiamo dimostrare queste affermazioni con argomenti concreti”, ha detto Bogdan Aurescu.
Anche la dimensione economica della relazione bilaterale si è ritrovata sull’agenda dei colloqui nelle condizioni in cui, ha ricordato il premier Ponta, la Germania è il più importante partner commerciale della Romania. Steinmeier ha valutato che, anche se sono stati compiuti passi importanti, apprezzati su misura dagli investitori tedeschi, c’è ancora bisogno di una maggiore trasparenza nella regolamentazione dell’ambiente d’affari in Romania che, generalmente, soprattutto a causa della legislazione imperfetta e delle numerose tasse, è considerato non amichevole.
Al termine della visita, Steinmeier e il presidente Iohannis hanno partecipato a Sibiu all’evento tramite cui è stato celebrato il 25esimo anniversario del Forum democratico dei tedeschi di Romania. Per l’occasione, il ministro degli Esteri tedesco ha ricevuto il titolo di cittadino onorario di Sibiu, già capitale europea della cultura.