Le relazioni romeno-spagnole
Il contesto complicato creato sul continente dalla crisi greca e, in modo adiacente, il rischio dell’apparizione di crepe artificiali nell’UE ritornano costantemente, direttamente o indirettamente, nei colloqui al vertice, a prescindere dagli interlocutori. Il presidente Klaus Iohannis dichiarava lunedì al pranzo ufficiale offerto da re Filippo VI e dalla consorte, la regina Letizia, che non può essere un’Europa divisa tra i paesi euro e non-euro, bensì solo una unita e solidale. Egli ha ringraziato per il modo in cui i circa un milione di connazionali sono stati accolti in Spagna.
Ştefan Stoica, 15.07.2015, 09:34
Il contesto complicato creato sul continente dalla crisi greca e, in modo adiacente, il rischio dell’apparizione di crepe artificiali nell’UE ritornano costantemente, direttamente o indirettamente, nei colloqui al vertice, a prescindere dagli interlocutori. Il presidente Klaus Iohannis dichiarava lunedì al pranzo ufficiale offerto da re Filippo VI e dalla consorte, la regina Letizia, che non può essere un’Europa divisa tra i paesi euro e non-euro, bensì solo una unita e solidale. Egli ha ringraziato per il modo in cui i circa un milione di connazionali sono stati accolti in Spagna.
Da parte sua, re Filippo VI ha dichiarato che alla Romania si deve l’adesione a Schengen per gli sforzi coerenti e costanti compiuti in tal senso dalle autorità romene nella posizione di frontiera esterna dell’Unione. Per il presidente Iohannis è seguito il colloquio con il capo del governo spagnolo, Mariano Rajoy, dominato dalla questione della cooperazione economica e dalla situazione della comunità romena in Spagna. Il capo dello stato romeno ha ricordato che, alla fine dello scorso anno, gli investimenti spagnoli hanno superato 1,3 miliardi di euro e si è pronunciato per una presenza ancora più consistente degli investitori spagnoli in Romania.
E’ notevole il fatto che negli ultimi 10 anni, di cui 6 anni sono stati anni di crisi, il commercio tra la Romania e la Spagna è raddoppiato. Però c’è posto per fare di più. Perciò ho sottolineato nei nostri colloqui che vogliamo una presenza quanto più ampia, diversificata e a lungo termine degli investitori spagnoli in Romania. Incoraggiamo le compagnie spagnole a realizzare investimenti diretti in settori quali energia, industria o agricoltura, ha detto il presidente Iohannis.
Il premier Mariano Rajoy ha espresso plauso per il modo in cui si sono integrati i romeni che hanno scelto di vivere nel suo paese e il loro ruolo nella dinamica economica della Spagna. E’ un fatto ben noto che in Spagna la comunità romena ammonta a un milione di persone, però quello che voglio mettere in risalto e mi dà una soddisfazione speciale come spagnolo e come europeo è la piena integrazione di questa comunità in Spagna, che ha contribuito allo sviluppo del nostro Paese, della Romania e all’arricchimento delle nostre società, ha detto il premier spagnolo.
Klaus Iohannis ha incontrato rappresentanti della comunità romena, contribuente diretto, accanto all’intera diaspora romena, al suo successo inaspettato nella gara presidenziale. Egli ha detto ai romeni che al livello dell’amministrazione presidenziale è stata avviata la concezione di una visione coerente sulla diaspora. A suo avviso, Bucarest deve avere una relazione più stretta con i romeni all’estero e offrire servizi consolari più efficaci, adeguati alle realtà. E’ anche quello che hanno sollecitato le associazioni dei romeni di Spagna.