Le rate per i crediti immobiliari e i carburanti, in primo piano
Per la prima volta negli ultimi nove anni, l’indice ROBOR a tre mesi ha superato la soglia del 5% e fa tremare i romeni che devono pagare rate per i crediti a interesse variabile. La crescita è consistente — un anno fa, questo indice ammontava all’1,59%, mentre a inizio gennaio era del 3,01%. L’indice ROBOR a sei mesi, utilizzato nel calcolo delle rate dei crediti immobiliari, supera il 5%. Seguendo un trend ascendente, anche questo è al momento tre volte maggiore rispetto a un anno fa, quando ammontava al 1,68%, mentre il 3 gennaio era del 3,14%.
L’evoluzione dei due indici, che riflettono il livello al quale le banche commerciali prestano soldi l’una all’altra, è influenzata da più fattori, come la politica monetaria della Banca Centrale, l’inflazione e la politica fiscale. E gli analisti stimano che gli indici ROBOR continueranno a crescere, assieme all’inflazione. Nel tentativo di diminuire il suo livello, la Banca Centrale ha aumentato più volte dall’inizio dell’anno, il tasso dell’interesse di politica monetaria, che sta alla base dei calcoli per quanto riguarda la stabilità degli interessi per i mutui concessi dalle banche commerciali. La situazione è molto difficile per chi ha debiti, ma una soluzione per le persone con crediti che dipendono dal ROBOR potrebbe essere il rifinanziamento, raccomandano gli specialisti, aggiungendo che ci sarebbero banche che offrono prestiti a interessi fissi inferiori al 5%.
Ci sono rincari anche nel caso dei carburanti, i cui prezzi sono saliti anche a causa della guerra nella confinante Ucraina. Il Consiglio della Concorrenza continua l’indagine in merito all’aumento spontaneo dei prezzi il 9 marzo scorso, quando si è creato panico dopo che un distributore di benzina del nord-ovest del Paese ha esibito il prezzo di 11 lei (circa 2 euro) per un litro di carburante. Si sono formate file a tutti i distributori di benzina del Paese, in quanto la gente temeva che, dal giorno dopo, i prezzi potessero aumentare di nuovo o che si potessero esaurire le riserve di carburanti.
Al Parlamento, dove è stato invitato a rendere conto dell’attività del Consiglio della Concorrenza, il presidente di quest’istituzione, Bogdan Chiriţoiu ha precisato che il mercato dei carburanti continua a essere monitorato e che il Consiglio sta raccogliendo dati dai distributori di benzina: “C’è instabilità nella regione, però se oltre a quest’instabilità, che dobbiamo accettare, che è naturale, non c’è nulla da fare, se oltre a questa ci sono anche degli atteggiamenti scorretti da parte di alcuni operatori economici, vigileremo su questo e puniremo questi atti. Le nostre indagini durano in media 2 anni. Applichiamo multe non di qualche migliaio di lei, ma di decine e centinaia di milioni di euro. Multe del genere non vengono inflitte da un giorno all’altro, in base a un processo verbale.”
La sera del 9 marzo, il Governo ha annunciato di aver disposto ampi controlli alle stazioni di alimentazione con carburanti ed ha dato assicurazioni che non accetterà la speculazione. Il Governo sta preparando adesso la modifica del quadro legislativo in vista del contrasto della speculazione e della concorrenza sleale, elaborando un meccanismo atto a bloccare le crescite ingiustificate dei prezzi.
Corina Cristea, 03.05.2022, 14:07