Le proteste del 10 agosto all’esame del Parlamento
Le violenze alle proteste antigoverno del 10 agosto a Bucarest e la situazione della giustizia e dello stato di diritto in Romania saranno oggetto di dibattito nel Parlamento Europeo a inizio ottobre. Era normale che una volta diventati oggetto di analisi a livello europeo, i gravi incidenti avvenuti una mese fa fossero studiati anche dal Legislativo di Bucarest. Martedì, la Camera dei Deputati ha analizzato la mozione semplice inoltrata dal PNL, il maggiore partito allopposizione, contro la ministra socialdemocratica dellInterno, Carmen Dan. La mozione, intitolata “I bastoni del PSD sulle guance della democrazia romena, accusa Carmen Dan di aver coordinato le azioni repressive contro i partecipanti alla protesta antigovernativa convocata da organizzazioni della diaspora, segnata da scontri fra alcuni partecipanti e le forze dellordine e repressa alla fine tramite lintervento brutale dei gendarmi. Centinaia di persone, da entrambe le parti, sono state allora ferite e più di centomila manifestanti, nella maggior parte pacifici, hanno inalato gas lacrimogeni.
Bogdan Matei, 12.09.2018, 11:55
Le violenze alle proteste antigoverno del 10 agosto a Bucarest e la situazione della giustizia e dello stato di diritto in Romania saranno oggetto di dibattito nel Parlamento Europeo a inizio ottobre. Era normale che una volta diventati oggetto di analisi a livello europeo, i gravi incidenti avvenuti una mese fa fossero studiati anche dal Legislativo di Bucarest. Martedì, la Camera dei Deputati ha analizzato la mozione semplice inoltrata dal PNL, il maggiore partito allopposizione, contro la ministra socialdemocratica dellInterno, Carmen Dan. La mozione, intitolata “I bastoni del PSD sulle guance della democrazia romena, accusa Carmen Dan di aver coordinato le azioni repressive contro i partecipanti alla protesta antigovernativa convocata da organizzazioni della diaspora, segnata da scontri fra alcuni partecipanti e le forze dellordine e repressa alla fine tramite lintervento brutale dei gendarmi. Centinaia di persone, da entrambe le parti, sono state allora ferite e più di centomila manifestanti, nella maggior parte pacifici, hanno inalato gas lacrimogeni.
Nel Parlamento, la ministra ha ribadito la sua convinzione che lintervento dei gendarmi sia stato legale ed ha assicurato che i colpevoli per le violenze risponderanno di fronte alla legge. Nessuna organizzazione civica si è assunta la protesta – accusa la ministra – anche se le ONG hanno sostenuto e promosso lavvenimento. Carmen Dan: Il 10 agosto non cè stata una protesta pacifica. Tutti hanno potuto vedere il tentativo di entrare nelledificio del Governo, le azioni aggressive contro le forze dellordine e gli atti di vandalismo. Le eventuali reazioni individuali, eccessive, dei gendarmi saranno sicuramente punite secondo la legge.
I liberali affermano invece che tutta la responsabilità per il modo in cui è intervenuta la Gendarmeria contro persone innocue, tra cui donne e bambini, appartiene al ministro dellInterno, mentre i danni di immagine a livello europeo sono difficilmente quantificabili. Il leader dei deputati PNL, Raluca Turcan, paragona gli avvenimenti dello scorso agosto a quelli di quasi tre decenni fa, quando, convocati dal presidente ex-comunista Ion Iliescu, i minatori della Valle del Jiu (sud-ovest) sono venuti a Bucarest per reprimere le manifestazioni contro il potere di allora ed hanno provocato morti, feriti, lasciando indietro una capitale traumatizzata. Raluca Turcan: Non può convincere. Perché Lei, ministra, si è trovata al centro di comando della più grave forma di repressione dei diritti dei cittadini dopo la marcia dei minatori del ’90 e pagherà per questo!
Voci favorevoli al Potere insistono che il Parlamento non deve sostituirsi alle istituzioni abilitate a indagare sulle azioni del 10 agosto, come la Procura Militare, che sta effettuando uninchiesta. I commenti della stampa rilevano che, dopo il 10 agosto, nel PSD sono esplose le tensioni covate fino allora tra il sindaco di Bucarest, Gabriela Firea, e il capo del partito, Liviu Dragnea, considerato il protettore della ministra Dan. E che, proprio nellanno in cui viene celebrato il Centenario della Grande Unità, la società romena nel suo insieme è più divisa che mai.