Le priorità della presidenza romena, presentate a Strasburgo
A due settimane da quando la Romania ha assunto, per la prima volta, la presidenza del Consiglio dell’UE, la premier Viorica Dăncilă si è recata a Strasburgo per presentare agli eurodeputati le priorità di questo mandato di sei mesi. Praticamente, ha ricambiato, dopo qualche giorno, la visita dei principali esponenti europei — i presidenti della Commissione, Jean-Claude Juncker, del Consiglio, Donald Tusk, e del Parlamento Europeo, Antonio Tajani -, i quali hanno partecipato a Bucarest all’inaugurazione della presidenza romena. Se la riunione all’Auditorium Romeno è stata piuttosto una manifestazione festiva, i colloqui nell’emiciclo di Strasburgo hanno avuto carattere pratico e in alcuni casi polemico.
Bogdan Matei, 16.01.2019, 14:03
A due settimane da quando la Romania ha assunto, per la prima volta, la presidenza del Consiglio dell’UE, la premier Viorica Dăncilă si è recata a Strasburgo per presentare agli eurodeputati le priorità di questo mandato di sei mesi. Praticamente, ha ricambiato, dopo qualche giorno, la visita dei principali esponenti europei — i presidenti della Commissione, Jean-Claude Juncker, del Consiglio, Donald Tusk, e del Parlamento Europeo, Antonio Tajani -, i quali hanno partecipato a Bucarest all’inaugurazione della presidenza romena. Se la riunione all’Auditorium Romeno è stata piuttosto una manifestazione festiva, i colloqui nell’emiciclo di Strasburgo hanno avuto carattere pratico e in alcuni casi polemico.
La Brexit e i negoziati sul budget dell’Unione per il periodo 2021-2027 sono due dei più complicati dossier che la Romania dovrà gestire nel prossimo periodo — ha ricordato il primo ministro. Ben 257 dossier saranno esaminati in soli quattro mesi, perché a maggio inizia la campagna elettorale per le elezioni europee ed è importante, ha detto Viorica Dăncilă, far vedere ai cittadini europei che le istituzioni dell’Unione lavorano per loro”. L’Europa ha sempre saputo superare le barriere e rinascere dopo episodi meno fortunati della storia, ha affermato ancora la premier, la quale ha promesso che al centro dell’agenda della presidenza romena ci sarà la coesione, quale principio fondamentale. Viorica Dăncilă: Coesione politica, illustrata dal bisogno di unità tra gli stati membri, coesione economica e territoriale per diminuire i divari di sviluppo tra gli stati membri e tra regioni, coesione sociale, importante per la tutela delle quattro libertà del mercato interno dell’UE.”
Bucarest si propone inoltre tra gli obiettivi la regolamentazione dell’Unione Energetica, la gestione coerente dei flussi migratori, tramite la cooperazione tra gli stati d’origine e di transito, come pure l’ampliamento dei compiti della Procura Europea. La Romania presterà una particolare attenzione anche ai Balcani Occidentali. D’altra parte, Viorica Dăncilă ha ribadito che il rinvio dell’adesione all’Area Schengen è visto dai romeni come un’ingiustizia.
Secondo le procedure di Strasburgo, dopo il suo discorso sono seguiti i punti di vista dei gruppi politici del legislativo comunitario. Com’era prevedibile, i socialisti e i democratici europei, ai quali è affiliato anche il PSD, il principale partito della coalizione governativa di Bucarest, hanno sostenuto l’agenda presentata dalla premier romena. Loro considerano molto importanti la realizzazione di un mercato energetico unico, la soluzione del problema della migrazione e la sicurezza nello spazio europeo. Gli eurodeputati popolari, liberali o ecologisti non hanno esitato, invece, a criticare la situazione di Bucarest, dove la perseveranza con la quale la maggioranza PSD-ALDE ignora le proteste civiche e desidera cambiare le leggi sulla giustizia e i codici penali è percepita come un tentativo di sottomettere i magistrati e di porre fine alla lotta alla corruzione.