Le priorità della nuova sessione parlamentare
A Bucarest è cominciata la nuova sessione parlamentare, nel corso della quale il Senato e la Camera dei deputati dovranno pronunciarsi sui progetti restanti dalle precedenti sessioni, sulle iniziative legislative inoltrate dai parlamentari e sui progetti e i decreti giunti dal governo. I senatori punteranno sull’iniziativa dei cittadini riguardante la ridefinizione della famiglia nella Costituzione, adottata dalla Camera dei deputati, e il cui percorso legislativo non è stato portato a termine al Senato. Il Presidente della camera alta, Calin Popescu Tariceanu, stimava a fine maggio che il referendum sulla revisione della Legge fondamentale sarebbe stato convocato quest’autunno.
Corina Cristea, 01.09.2017, 13:13
La procedura di elezione di due rappresentanti della società civile nel CSM rappresenta un’altra priorità. L’iter era stato avviato a novembre 2016 e ripreso a marzo 2017, però il Senato non si è pronunciato ancora sulla nomina delle due persone. Anche la Camera dei deputati ha da dibattere in questa sessione più ddl restanti. Il più controverso riguarda la concessione della grazie per certe pene e misure privative della libertà, adottato tacitamente dal Senato.
Ci sono inoltre alcuni ddl votati dal Senato, come prima camera, e che andranno al dibattito della Camera dei deputati, decisionale nei rispettivi casi. Si tratta, tra l’altro, del ddl riguardante la crescita del limite di esenzione dall’IVA. I parlamentari dovranno pronunciarsi anche su una serie di decreti e ddl adottati o ai quali il governo sta lavorando, tra cui quello sul Fondo Sovrano di Sviluppo e Investimenti, di cui il premier Mihai Tudose ha dichiarato che sarà inviato al Parlamento a settembre. La bozza di revisione delle leggi in materia di giustizia, presentata dal ministro Tudorel Toader, arrivata giovedì al Consiglio Superiore della Magistratura per avviso consultivo, sarà a sua volta all’attenzione dei parlamentari. Lo stesso vale per la revisione della legge sulle pensioni, che dovrebbe arrivare al Parlamento entro il 1 ottobre.
I parlamentari hanno ancora da dibattere una serie di decreti adottati dal governo in regime d’urgenza, tra cui quello riguardante la limitazione delle pensioni speciali, quella delle indennità per l’allevamento dei figli a 8.500 lei (circa 1.900 euro), le crescite salariali del 10% per i poliziotti e del 15% per il personale civile delle istituzioni di sicurezza nazionale, ma anche altre ordinanze adottate dall’esecutivo, come quella sulla modifica del Codice fiscale, nel senso della crescita graduale delle accise per benzina e gasolio. Non in ultimo, la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’eventuale frode alle elezioni presidenziali del 2009 dovrà presentare l’8 settembre il suo rapporto.