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Le priorità della diplomazia romena

La Romania deve contribuire attivamente alle azioni della comunità internazionale, dellUE e della NATO, cioè della comunità di valori cui appartiene. Lo ha sottolineato il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, alla Riunione Annua della Diplomazia di Bucarest. Iohannis ha chiesto agli ambasciatori romeni di praticare una diplomazia più vigorosa e più efficace nella promozione degli interessi nazionali.

Le priorità della diplomazia romena
Le priorità della diplomazia romena

, 01.09.2016, 16:06

La Romania deve contribuire attivamente alle azioni della comunità internazionale, dellUE e della NATO, cioè della comunità di valori cui appartiene. Lo ha sottolineato il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, alla Riunione Annua della Diplomazia di Bucarest. Iohannis ha chiesto agli ambasciatori romeni di praticare una diplomazia più vigorosa e più efficace nella promozione degli interessi nazionali.



Egli ha aggiunto che la Romania continuerà a contribuire in maniera seria e consistente al contrasto della migrazione illegale, però il suo contributo non deve limitarsi solo al sostegno offerto alla difesa dei confini esterni dellUE, ma deve puntare anche sulla soluzione delle cause profonde del fenomeno. Il capo dello stato ha accennato anche al futuro dellUE dopo la Brexit. Egli ha detto ai diplomatici romeni di assicurarsi che al di là del mantenimento di rapporti speciali con Londra, Bucarest non deve fare alcun compromesso per quanto riguarda le libertà fondamentali europee, soprattutto quella di libera circolazione dei lavoratori.



Quanto ai problemi relativi allo spazio esterno dellUE, al confine orientale, il presidente ha affermato che le sanzioni europee contro Mosca non devono essere sollevate neanche parzialmente fino a quando non saranno applicate in totalità le intese di Minsk. La Romania desidera avere contatti con la Russia in settori che non siano sottoposti al regime di sanzioni, ha precisato ancora Klaus Iohannis.



“Desideriamo contatti laddove possibile, anche nel campo culturale, nellinterscambio commerciale, ma nelle categorie non sottoposte al regime di sanzioni. Losservanza degli impegni internazionali e la re-stabilizzazione della bilancia strategica nella regione del Mar Nero sono però delle premesse fondamentali per lintensificazione del dialogo “, ha affermato Klaus Iohannis.



Iohannis ha chiesto ai diplomatici di promuovere il modello romeno di tutela delle minoranze nazionali e di fare tutte le pratiche necessarie negli stati in cui esistono comunità romene affinché anche questi stati garantiscano un livello di protezione simile a quello esistente in Romania.



Presente alla riunione, il premier Dacian Cioloş, ha sottolineato che la Romania punta sulla capacità di rigenerazione del progetto europeo ed è decisa a impiegare le sue risorse diplomatiche e politiche in questo senso.



Daltra parte, il ministro degli Esteri ha parlato della necessità di consolidare la diplomazia romena e di ritorno della Romania in zone del mondo che, negli ultimi 20 anni, sono state lasciate da parte.



“E molto importante continuare a suscitare linteresse per gli investimenti in Romania. Una rappresentazione economica a livello di investimenti vuol dire creare le premesse per relazioni a lungo termine molto più solidali con i rispettivi Paesi. Penso in primo luogo alla creazione di un meccanismo di coinvolgimento diretto dei rappresentanti della comunità daffari nelle azioni di diplomazia economica”, ha detto Lazăr Comănescu.



Il ministro ha aggiunto che la Moldova resta “una priorità” nella politica estera della Romania, mentre unaltra zona di interesse è quella dei Balcani Occidentali. Unaltra priorità è lo sviluppo dei rapporti con partner strategici come Germania, Francia, Polonia, Italia o Spagna, ma anche con la Turchia – un partner-chiave dellUE e un alleato forte nella NATO. (traduzione di Adina Vasile)




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