Le priorità dei nuovi ministri
I ministri del nuovo governo liberale di Bucarest presieduto da Ludovic Orban hanno assunto le loro cariche, martedì, dopo che il Parlamento ha dato il voto di fiducia al governo di minoranza. Il Governo liberale subentra a quello socialdemocratico di Viorica Dăncilă, rimosso il 10 ottobre scorso tramite mozione di sfiducia. Gli intenti dei neo ministri sono stati resi pubblici sin dall’inizio.
Leyla Cheamil, 06.11.2019, 14:08
Diplomatico di carriera, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, ha dichiarato che il ministero ha bisogno di riforma e di una professionalizzazione del corpo diplomatico. Allo stesso tempo, lui ha chiesto che sia realizzato un rapporto sui preparativi per il voto all’estero alle elezioni presidenziali: “Solleciterò ai capi delle missioni diplomatiche e consolari di inviare con celerità una valutazione sullo stato dei preparativi e degli eventuali rischi e vulnerabilità. Vedremo se e che cosa si possa ancora fare, nei limiti delle competenze del ministero e a livello di governo.”
Le dichiarazioni sono state fatte nel contesto in cui, venerdì, inizia il processo di voto all’estero per l’elezione del presidente romeno. I romeni all’estero potranno votare venerdì, sabato e domenica per ogni turno di scrutinio. D’altra parte, il Ministero per i Romeni nel Mondo diventerà dipartimento subordinato al Governo e sarà direttamente coordinato dal primo ministro. Non ci sarà più la carica di ministro con delega agli affari europei e questo dipartimento sarà coordinato dal Ministero degli Esteri e dal premier.
Dal canto suo, il nuovo ministro della Difesa, il generale a riposo Nicolae Ciucă, già capo dello Stato Maggiore Generale dell’Esercito Romeno, ha annunciato che punterà sull’adempimento agli obblighi che decorrono dallo status della Romania di membro della NATO e dell’UE. Ha inoltre ricordato l’importanza della percentuale assegnata all’esercito nel bilancio di previsione: “E’ importante che, quello che ci siamo impegnati a realizzare in base allo stanziamento del 2%, siamo in grado di concretizzare in capacità tramite cui l’Esercito Romeno possa consolidare la fiducia di cui gode nell’Alleanza Nord-Atlantica, nell’UE e nei partenariati strategici.”
Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, si è prefisso che la bozza della finanziaria per l’anno prossimo sia pronta entro il 15 dicembre. Ha inoltre aggiunto che sarà basata sulla legislazione vigente, ma che non potrà essere utilizzata la bozza redatta dal vecchio governo, in quanto la struttura dell’esecutivo è diversa: “Tutto sarà diverso, persino la finanziaria, perché ci sono meno ministeri, quindi il punto di partenza sarà la nuova struttura del governo. Il target è sempre quello, di non superare il deficit del 3% ed è per questo che abbiamo voluto iniziare il mandato il prima possibile. Vediamo cosa c’è là. Sapete benissimo che dopo nove mesi il deficit è del 2,6%.”
Al ministero della Giustizia, Cătălin Predoiu ha precisato che desidera che sia analizzata l’esistenza della sezione per l’investigazione dei reati nella giustizia. Egli ha esortato i procuratori a candidarsi per le cariche di capi delle Procure ed ha precisato che le nomine non saranno fatte su criteri politici o di amicizia: “Il mio messaggio ai procuratori è che devono guardare con molta serietà e responsabilità questo processo di selezione e credo che ogni procuratore che si senta capace di portare avanti questa missione, di portare nel Ministero Pubblico progresso e professionalità, una migliore organizzazione, si debba candidare.”
Al ministero del Lavoro, Violeta Alexandru ha annunciato controlli seri sulla situazione del budget per le pensioni, nel contesto in cui sostiene che il PSD abbia lasciato un deficit preoccupante. La nuova ministra ha promesso trasparenza e informazioni chiare per i cittadini.