Le assicurazioni RC auto, misure legali e proteste
Corina Cristea, 15.09.2016, 15:57
Un
comunicato del Governo precisa che l’ordinanza osserva le direttive europee in
questo campo, prende in considerazione l’esperienza di altri stati membri per
quanto riguarda la regolamentazione di questa assicurazione, ma anche le
proposte delle associazioni professionali e padronali degli assicuratori e
degli auto-trasportatori.
Malgrado
le misure prese dal governo, una parte dei trasportatori hanno deciso però di
non rinunciare alle proteste. Quattro delle sei associazioni hanno mobilitato migliaia
di trasportatori davanti alla sede del governo e in altri luoghi di 20 città
per continuare ad esprimere le loro scontentezze. Loro sollecitano che le
tariffe RC auto siano congelate ai valori medi dei danni esistenti nei dati
dell’Autorità per la Sorveglianza Finanziaria, e non al livello di quelli che
saranno calcolati in futuro. I padronati chiedono una tariffa di 4.900 lei
(circa 1100 euro) per un camion, cioè danni medi, mentre la variante proposta
dalle autorità è di 18.500 lei (circa 4100 euro) per i danni medi.
Ai
negoziati presso il governo non era stato stabilito chiaramente quale sarà il
tetto dei danni, e il congelamento delle tariffe RC auto, approvato dal
Consiglio della Concorrenza, sembrava sufficiente per i trasportatori che
avevano ancora certi riserbi in attesa della pubblicazione della rispettiva
ordinanza.
I
trasportatori chiedono anche le dimissioni del presidente dell’Autorità di
Sorveglianza Finanziaria, Mişu Negriţoiu, che ritengono responsabile
dell’aumento significativo delle tariffe RC auto nell’ultimo anno. Stando ai
padronati nei trasporti, le tariffe sarebbero anche 2,5 volte maggiori rispetto
al primo trimestre del 2015. Mişu Negriţoiu dice però che non ha nulla da
rimproverarsi perché l’Autorità di Sorveglianza Finanziaria non può fissare
prezzi e non ha il diritto legale a intervenire nei contratti commerciali
firmati dagli assicuratori.
Il
presidente dell’Autorità di Sorveglianza Finanziaria ha dichiarato nel
Parlamento che la situazione RCA è stata generata dalla liberalizzazione del
mercato che la Romania si è assunta nel 2007. (traduzione di Gabriela Petre)