Le aflatossine: consumo di latte in calo
Il mercato dei prodotti alimentari romeno è stato scosso ultimamente da una serie di scandali. Il primo è stato quello della carne di cavallo etichettata come “di manzo”, poi quello della carne di tacchino con residui antibiotici, per finire con l’aflatossina scoperta nel latte presso alcune fattorie. Nel caso dell’allerta aflatossina, le cose hanno preso una svolta pericolosa, soprattutto per i produttori colpiti direttamente dal drammatico calo del consumo, ma anche per le autorità, cui i farmer hanno rimproverato l’assenza di reazioni e il fatto che non abbiano trovato più rapidamente i colpevoli per la crisi creatasi.
In segno di protesta, i farmer hanno versato, mercoledì, sui campi, 10 tonnellate di latte dichiarato adatto al consumo e minacciano di ripetere il gesto ogni due giorni. Il direttore generale dell’Associazione Padronale dell’Industria del Latte, Dorin Cojocaru, afferma che le autorità hanno fatto il proprio dovere, ma non hanno saputo comunicare molto bene, il che ha aumentato il panico. Cojocaru ammonisce, però, che le vendite di latte sono calate del 35%, con una tendenza di calo al 45%. Le perdite dei produttori sono, già, stimate ad alcuni milioni di euro. Il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin dà assicurazioni che il latte e i prodotti lattiero-caseari sul mercato sono adatti al consumo. Presente in diretta in tv, il ministro ha bevuto un bicchiere di latte per scacciare ogni dubbio.
L’aflatossina è stata scoperta in solo 20-25 su 700 fattorie verificate, e il rispettivo latte non è mai giunto sul mercato, ha precisato Daniel Constantin. Il ministro ha ricordato che la tossina è dannosa per la salute, ma solo nel caso di un consumo eccessivo, a lungo termine, e che nemmeno questo rischio è stato scientificamente dimostrato.
“Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero-caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.
Purtroppo, nonostante le rassicurazioni delle autorità, i giochi sul mercato sono ora fatti dalla mancanza di fiducia del consumatore. Il rilancio del consumo tarderà, affermano i produttori, dato che per i romeni è iniziata la Quaresima, durante la quale, nella tradizione ortodossa è vietato il consumo di latte, oltre a quello di carne e uova.
Valentin Țigău, 21.03.2013, 13:09
Il mercato dei prodotti alimentari romeno è stato scosso ultimamente da una serie di scandali. Il primo è stato quello della carne di cavallo etichettata come “di manzo”, poi quello della carne di tacchino con residui antibiotici, per finire con l’aflatossina scoperta nel latte presso alcune fattorie. Nel caso dell’allerta aflatossina, le cose hanno preso una svolta pericolosa, soprattutto per i produttori colpiti direttamente dal drammatico calo del consumo, ma anche per le autorità, cui i farmer hanno rimproverato l’assenza di reazioni e il fatto che non abbiano trovato più rapidamente i colpevoli per la crisi creatasi.
In segno di protesta, i farmer hanno versato, mercoledì, sui campi, 10 tonnellate di latte dichiarato adatto al consumo e minacciano di ripetere il gesto ogni due giorni. Il direttore generale dell’Associazione Padronale dell’Industria del Latte, Dorin Cojocaru, afferma che le autorità hanno fatto il proprio dovere, ma non hanno saputo comunicare molto bene, il che ha aumentato il panico. Cojocaru ammonisce, però, che le vendite di latte sono calate del 35%, con una tendenza di calo al 45%. Le perdite dei produttori sono, già, stimate ad alcuni milioni di euro. Il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin dà assicurazioni che il latte e i prodotti lattiero-caseari sul mercato sono adatti al consumo. Presente in diretta in tv, il ministro ha bevuto un bicchiere di latte per scacciare ogni dubbio.
L’aflatossina è stata scoperta in solo 20-25 su 700 fattorie verificate, e il rispettivo latte non è mai giunto sul mercato, ha precisato Daniel Constantin. Il ministro ha ricordato che la tossina è dannosa per la salute, ma solo nel caso di un consumo eccessivo, a lungo termine, e che nemmeno questo rischio è stato scientificamente dimostrato.
“Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero-caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.
Purtroppo, nonostante le rassicurazioni delle autorità, i giochi sul mercato sono ora fatti dalla mancanza di fiducia del consumatore. Il rilancio del consumo tarderà, affermano i produttori, dato che per i romeni è iniziata la Quaresima, durante la quale, nella tradizione ortodossa è vietato il consumo di latte, oltre a quello di carne e uova.