Lavoro: nuovi provvedimenti in vigore
Dal 25 gennaio, i romeni hanno un nuovo Codice del lavoro, entrato in vigore dopo essere stato promulgato dal presidente Klaus Iohannis. Stando al documento, le aspettative non retribuite e le assenze ingiustificate non rappresenteranno più anzianità nel lavoro.
Roxana Vasile, 26.01.2015, 12:17
Ne faranno eccezione le aspettative non retribuite sollecitate per formazione professionale. Invece, i congedi per malattia, maternità o la malattia dei figli non lederanno più il numero di giorni di ferie ai quali ha il diritto un dipendente.
Il segretario di stato al Ministero del Lavoro, Codrin Scutaru, ha spiegato che “ad esempio, una persona che ha 21 giorni di ferie, prima veniva penalizzata di tre giorni se aveva un congedo per malattia di due mesi. Ora, la gente non verrà più penalizzata, cosicchè avrà tutto il periodo di ferie”.
Se per motivi giustificati il dipendente non potrà andare in ferie — integralmente o parzialmente – allora il datore di lavoro è tenuto a concederglielo entro 18 mesi dall’anno successivo. Così, ci sono meno chance che qualcuno perdesse i giorni di risposo. Non in ultimo, è importante che il salario di un dipendente assunto a tempo determinato non può essere inferiore a quello di un dipendente a tempo indeterminato che fa lo stesso lavoro.
Però è possibile una nuova revisione di questo Codice del lavoro quanto prima tramite un’iniziativa dei cittadini con grandi chances — in prima in Romania — di diventare legge. Il leader del Blocco Nazionale Sindacale, Dumitru Costin, ha dichiarato a Radio Romania che le proposte si prefiggono di correggere errori ed anche di aiutare l’assunzione dei giovani.
“Abbiamo lavorato a un nuovo Codice del lavoro nel vero senso della parola, che sia in grado di portare equilibrio e rispetto nei rapporti tra datore di lavoro e dipendente. Questa nostra iniziativa mette a punto l’accesso al mercato del lavoro, eliminando una moltitudine di abusi esistenti al momento nella legge e che fragilizzavano e ledevano principalmente la giovane generazione. In ugual misura, viene a chiarire le relazioni tra il dipendente e il datore di lavoro e non, in ultimo, a portare a trasparenza e chiarimento sul mercato del lavoro in Romania”, ha detto Dumitru Costin.
Ai sensi dei provvedimenti legali, un’iniziativa dei cittadini deve appartenere ad almeno 100.000 persone aventi diritto di voto provenienti da almeno un quarto delle province del Paese e dalla capitale Bucarest.
Il progetto del Blocco Nazionale Sindacale ha raccolto 150.000 firme e ha ricevuto i complimenti del presidente della Corte Costituzionale della Romania, Augustin Zegrean. Il popolo — ha detto questi — è stato capace di organizzarsi, di raccogliere così tante firme e a promuovere un’iniziativa legislativa di grande interesse.