Lavoro: nuove misure del Governo romeno
A partire dall’inizio dell’anno prossimo, le pensioni statali in Romania aumenteranno del 5%. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Rovana Plumb, incontrando a Cluj, accanto al ministro per il Dialogo sociale, Aurelia Cristea, i rappresentanti dei sindacati e dei pensionati. I colloqui hanno interessato gli incrementi dei salari e delle pensioni a partire dal 2015.
România Internațional, 12.09.2014, 11:33
“Continueremo ad applicare le misure riparatorie, ma soprattutto a rispettare la legislazione, di modo che dal 1 gennaio 2015 le pensioni aumentino del 5%”, ha detto Rovana Plumb. Il ministro ha spiegato che, al momento, il numero dei pensionati romeni è quasi uguale a quello dei dipendenti, cosicchè la base imponibile degli stipendi è in grado di reggere le pensioni.
Rovana Plumb ha sottolineato che tutte le azioni riguardanti le pensioni rientrano in un pacchetto di misure riparatorie tramite cui il Governo vuole riequilibrare certe decisioni ritenute ingiuste, prese dall’esecutivo presieduto dal democratico-liberale Emil Boc durante gli anni di crisi.
Il ministro del Lavoro ha aggiunto che dal 2015 tutti i dipendenti incasseranno un salario almeno pari a quello minimo di 900 lei, dal momento che, a causa delle griglie salariali differenziate, alcuni guadagnano meno. Rovana Plumb ha spiegato che, nel successivo periodo, una delle priorità del Governo sarà quella di creare 70.000 nuovi posti di lavoro per i giovani.
D’altra parte, rappresentanti del Governo e della Banca Centrale andranno la prossima settimana a Bruxelles per discutere con il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea il secondo aggiustamento di bilancio del 2014, che includerà anche la riduzione del 5% dei contributi previdenziali versati dal datore di lavoro. La legge è stata adottata dal Parlamento di Bucarest, dopo che il capo dello stato l’aveva rinviata al riesame, ritenendola insostenibile.
Il premier Victor Ponta ha precisato che i ministri che andranno la prossima settimana a Bruxelles discuteranno con i rappresentanti del FMI e della CE solo gli aspetti tecnici. I negoziati ufficiali sulla valutazione dell’accordo di tipo preventivo firmato con il FMI, la CE e la Banca Mondiale si terranno a fine novembre a Bucarest.