Lavoro: colloqui sulle pensioni in Romania
A tre mesi da quanto è stato avviato dal Ministero del Lavoro, un ddl che riguarda il sistema delle pensioni in Romania dovrebbe essere approvato dall’esecutivo questa settimana. Secondo il documento, non aumenta l’età di pensionamento, ma i dipendenti hanno la possibilità di continuare a lavorare fino ai 70 anni, se lo desiderano. Queste persone continueranno a pagare contributi e solleciteranno il ricalcolo della pensione quando decideranno di andare in pensione. Un altro provvedimento proibisce il cumulo tra la pensione e il reddito da lavoro per i pubblici dipendenti. Le quasi 35 mila persone che si trovano al momento in questa situazione avranno a disposizione 30 giorni dall’approvazione della legge per scegliere una delle due forme di reddito. Ci sono però anche eccezioni: potranno continuare a beneficiare di pensioni e reddito da lavoro gli insegnanti, gli artisti, i membri dell’Accademia Romena e i parlamentari, ma anche i beneficiari di pensioni di invalidità di terzo grado, gli assistenti di infanzia, gli assistenti personali e i badanti. L’iniziativa del progetto, che andrà questa settimana dal governo al parlamento per dibatti e voto, giunge sullo sfondo delle minacce sempre più numerose che, nella forma attuale, fra qualche anno il sistema pensionistico non farà più fronte alle spese.
Corina Cristea, 07.06.2021, 13:07
La ministra del lavoro e della protezione sociale, Raluca Turcan ha spiegato dettagliatamente perché c’è bisogno di riforma nel sistema delle pensioni: “Pensate che ora abbiamo un deficit di 16 miliardi al budget della previdenza sociale. Entro il 2030 andranno in pensione circa 1,8 milioni di persone in più rispetto al solito numero, corrispondenti al boom registrato dalla natalità nel periodo 1966-1969. Di conseguenza, la pressione sul sistema delle pensioni è in aumento. Inoltre, l’intero sistema è gravato da molte iniquità. Il rapporto tra la pensione più bassa è quella più alta è di 1 su 100. Ci sono migliaia di pensionati che vincono processi contro lo stato romeno e abbiamo l’obbligo di aumentare i contributi al sistema pensionistico, aggiungendo tutti gli indici contributivi al calcolo delle pensioni di più persone, diminuire le iniquità, rendere sostenibile e prevedibile questo sistema, anziché soggetto a iniziative dei politici che, di solito, alla vigilia delle campagne elettorali, aumentano le pensioni, e allo stesso tempo digitalizzare tutti i fascicoli delle pensioni, di modo che la Romania del 2021-2022 arrivi a cinque milioni di fascicoli digitalizzati.”
L’attuale legislazione ci ha permesso di andare avanti quest’anno con l’aumento del 14% delle pensioni avviato alla fine dell’anno scorso, ha aggiunto Raluca Turcan, stando alla quale l’anno prossimo le pensioni aumenteranno almeno con il tasso inflazionistico. L’anno prossimo sarà applicata l’attuale legislazione sulle pensioni, mentre entro il 2022 sarà adottata una nuova legge in materia, ha precisato la ministra.