Lasagne di cavallo: premier romeno, nessuna colpa della Romania
A Bruxelles è stato convocato, per questa settimana, un vertice degli esponenti e degli esperti europei in seguito allo scandalo delle lasagne surgelate Findus con carne di cavallo spacciate come “di manzo”. Negli ultimi giorni, in diversi Paesi europei, tra cui la Romania, si sono svolte indagini sul caso. Nel frattempo, le lasagne sono state ritirate dagli scaffali. Lo scandalo è scoppiato in Gran Bretagna e in Svezia, dove sono stati scoperti surgelati venduti come contenenti carne di manzo, ma che contenevano invece carne equina. I prodotti provenivano da un fornitore francese che a sua volta indica come responsabile un suo fornitore in Romania. Le autorità romene hanno verificato i due mattatoi dai quali la compagnia francese afferma di aver comprato la carne, senza aver, però, trovato alcuna sregolatezza.
“Non c’è alcun indizio in questo momento atto a confermare che l’etichettatura sbagliata sarebbe avvenuta in Romania, presso ditte romene oppure operanti sul territorio romeno. E vorrei sottolineare una cosa molto importante, dalla Romania non è stata esportata carne tritata”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura romeno Daniel Constantin.
Anche il premier romeno Victor Ponta ha affermato che la Romania non è coinvolta nello scandalo della carne di cavallo scoperta nei prodotti surgelati nel Regno Unito.
“Non credo che la Romania, essendo trasparente e rispettando tutti gli standard, possa e debba accettare lo statuto di sospetto di turno. È molto chiaro che la compagnia francese non ha avuto nessun contratto diretto con ditte romene e che va accertato, per la credibilità a livello europeo, dove è stata compiuta la frode e chi ne è colpevole. Il nostro interesse e il nostro potere diretto sono stati volti a verificare se ci sono state delle violazioni degli standard e delle regole europee in Romania e i controlli non ne hanno rilevato alcuna”, ha dichiarato il premier.
Ponta ha precisato che il Ministero dell’Agricoltura e le altre autorità abilitate chiederanno a nome della Romania che le compagnie colpevoli nello scandalo della carne equina rispondano direttamente. In visita a Bucarest, il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale Dacian Ciolos ha espresso la sua posizione.
“In questo caso non si tratta di un problema sanitario o di sicurezza alimentare, bensì di un rischio di frode. Finora, la Commissione Europea non ha dati in grado di incriminare alcuno Stato membro oppure alcuna impresa. La Commissione è in contatto permanente con gli Stati membri implicati e, sicuramente, è nel nostro interesse che questo problema sia chiarito quanto prima”, ha dichiarato Ciolos.
Resta da vedere che decisioni saranno prese nei prossimi giorni a livello europeo per evitare una simile vicenda nel futuro. (trad. Adina Vasile)
România Internațional, 12.02.2013, 12:26
A Bruxelles è stato convocato, per questa settimana, un vertice degli esponenti e degli esperti europei in seguito allo scandalo delle lasagne surgelate Findus con carne di cavallo spacciate come “di manzo”. Negli ultimi giorni, in diversi Paesi europei, tra cui la Romania, si sono svolte indagini sul caso. Nel frattempo, le lasagne sono state ritirate dagli scaffali. Lo scandalo è scoppiato in Gran Bretagna e in Svezia, dove sono stati scoperti surgelati venduti come contenenti carne di manzo, ma che contenevano invece carne equina. I prodotti provenivano da un fornitore francese che a sua volta indica come responsabile un suo fornitore in Romania. Le autorità romene hanno verificato i due mattatoi dai quali la compagnia francese afferma di aver comprato la carne, senza aver, però, trovato alcuna sregolatezza.
“Non c’è alcun indizio in questo momento atto a confermare che l’etichettatura sbagliata sarebbe avvenuta in Romania, presso ditte romene oppure operanti sul territorio romeno. E vorrei sottolineare una cosa molto importante, dalla Romania non è stata esportata carne tritata”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura romeno Daniel Constantin.
Anche il premier romeno Victor Ponta ha affermato che la Romania non è coinvolta nello scandalo della carne di cavallo scoperta nei prodotti surgelati nel Regno Unito.
“Non credo che la Romania, essendo trasparente e rispettando tutti gli standard, possa e debba accettare lo statuto di sospetto di turno. È molto chiaro che la compagnia francese non ha avuto nessun contratto diretto con ditte romene e che va accertato, per la credibilità a livello europeo, dove è stata compiuta la frode e chi ne è colpevole. Il nostro interesse e il nostro potere diretto sono stati volti a verificare se ci sono state delle violazioni degli standard e delle regole europee in Romania e i controlli non ne hanno rilevato alcuna”, ha dichiarato il premier.
Ponta ha precisato che il Ministero dell’Agricoltura e le altre autorità abilitate chiederanno a nome della Romania che le compagnie colpevoli nello scandalo della carne equina rispondano direttamente. In visita a Bucarest, il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale Dacian Ciolos ha espresso la sua posizione.
“In questo caso non si tratta di un problema sanitario o di sicurezza alimentare, bensì di un rischio di frode. Finora, la Commissione Europea non ha dati in grado di incriminare alcuno Stato membro oppure alcuna impresa. La Commissione è in contatto permanente con gli Stati membri implicati e, sicuramente, è nel nostro interesse che questo problema sia chiarito quanto prima”, ha dichiarato Ciolos.
Resta da vedere che decisioni saranno prese nei prossimi giorni a livello europeo per evitare una simile vicenda nel futuro. (trad. Adina Vasile)