L’andamento dei prezzi in Romania
La crescita economica della Romania – del 4,1% nei primi tre mesi del 2015 – è stata la maggiore nellUe. Leconomista della Banca Mondiale in Romania Catalin Pauna dichiarava, di recente, che levoluzione del Paese è stata robusta ed equilibrata ed ha avuto alla base tre componenti: il consumo privato, le esportazioni, che sono cresciute, e gli investimenti, principalmente quelli privati. Motore, di conseguenza, della crescita economica, il consumo è stato una volta in più incentivato dal calo dei prezzi degli alimenti lo scorso luglio in media dell1,17% rispetto al mese precedente e del 7,25% rispetto allo stesso mese del 2014. Secondo i calcoli dellIstituto Nazionale di Statistica, sono calati i prezzi delle patate, ma anche della frutta fresca. Si sono registrati però rincari degli agrumi o altra frutta meridionale e delle uova. Questo, nel contesto generale in cui, dal 1 giugno, è entrata in vigore lIva ridotta dal 24 al 9% sugli alimenti e le bevande. Di seguito, a giugno, rispetto a maggio, i prezzi dei prodotti alimentari erano calati di oltre l8% e di oltre il 6% rispetto allo stesso mese del 2014. Per quanto riguarda le merci non alimentari, i prezzi sono saliti a luglio, rispetto a giugno, dello 0,48%, e dell1,26% rispetto a luglio 2014.
Roxana Vasile, 12.08.2015, 16:07
La crescita economica della Romania – del 4,1% nei primi tre mesi del 2015 – è stata la maggiore nellUe. Leconomista della Banca Mondiale in Romania Catalin Pauna dichiarava, di recente, che levoluzione del Paese è stata robusta ed equilibrata ed ha avuto alla base tre componenti: il consumo privato, le esportazioni, che sono cresciute, e gli investimenti, principalmente quelli privati. Motore, di conseguenza, della crescita economica, il consumo è stato una volta in più incentivato dal calo dei prezzi degli alimenti lo scorso luglio in media dell1,17% rispetto al mese precedente e del 7,25% rispetto allo stesso mese del 2014. Secondo i calcoli dellIstituto Nazionale di Statistica, sono calati i prezzi delle patate, ma anche della frutta fresca. Si sono registrati però rincari degli agrumi o altra frutta meridionale e delle uova. Questo, nel contesto generale in cui, dal 1 giugno, è entrata in vigore lIva ridotta dal 24 al 9% sugli alimenti e le bevande. Di seguito, a giugno, rispetto a maggio, i prezzi dei prodotti alimentari erano calati di oltre l8% e di oltre il 6% rispetto allo stesso mese del 2014. Per quanto riguarda le merci non alimentari, i prezzi sono saliti a luglio, rispetto a giugno, dello 0,48%, e dell1,26% rispetto a luglio 2014.
I dati dellIstituto Nazionale di Statistica rilevano un calo importante solo per i farmaci e prodotti medici, mentre un aumento significativo si è registrato per i gas. Aumentate a luglio anche le tariffe per i servizi, dello 0,9%, rispetto a giugno, e del 2,20% rispetto allo stesso mese dellanno scorso. Rincari si sono registrati anche nelle tariffe per lalimentazione con acqua, i servizi di fognatura e di nettezza urbana, e lievi cali dei prezzi nel trasporto aereo, i servizi di telefonia, postali e nelle telecomunicazioni. Maggiori particolari dal presidente dellAssociazione degli Analisti Finanziari – Bancari romeni, Radu Craciun.
“Oltre ai cali provocati dalla diminuzione dellIva, si è verificato anche il calo dei prezzi della frutta e verdura, e in più abbiamo visto un calo dei prezzi delle medicine e del tabacco, categoria di prodotti con unincidenza importante nel cestino della spesa quotidiana. Per questa ragione, il fatto che il prezzo dei gas abbia registrato un aumento sostanzioso, in seguito al calendario di liberalizzazione, è stato praticamente annullato da questo calo dei prezzi dei prodotti alimentari, il che ha portato, alla fine, ad un tasso inflazionistico negativo. Ciò non modifica molto le aspettative, almeno fino alla metà dellanno prossimo avremo un trend negativo. La fine di questanno ci porterà probabilmente verso meno 0,4- meno 0,5%, mentre lanno prossimo giungeremo, tuttavia, ad uninflazione positiva”, ha detto Craciun.
Fino a quel punto però, stando allIstituto Nazionale di Statistica, con un valore di meno l1,7% a luglio, rispetto allo stesso mese del 2014, linflazione ha toccato un nuovo minimo storico negli ultimi 25 anni. La Banca Centrale Romena dà assicurazioni che non si corre il rischio di entrare in una spirale deflazionistica.
(traduzione di Adina Vasile)