L’agricoltura romena, colpita dalla siccità prolungata
Le scarse precipitazioni e lestate canicolare hanno generato una forte crisi nellagricoltura romena. La siccità ha danneggiato oltre un quarto delle colture agricole di mais, ma, secondo gli specialisti, ci sono grossi problemi anche per quelle di girasole e soia. La regione Moldavia (nellest) risulta la più colpita, ma la siccità ha colpito anche buona parte della Dobrugia (nel sud-est), del Banato (sud-ovest) e della Crisana (nel nord-ovest). Il presidente della Lega delle Associazioni di Produttori Agricoli romeni, Laurentiu Baciu, si aspetta a produzioni di oltre il 25-30% inferiori a quelle del 2014 e a perdite di circa due miliardi di euro. Egli afferma che, in questo contesto, i farmer non possono preparare la nuova annata agricola e deplora, allo stesso tempo, la mancata disponibilità dei banchieri a concedere crediti al settore agricolo. Le autorità promettono, per ora, di concedere aiuti alle piccole colture. Per le grandi colture, il Ministero dellAgricoltura deve realizzare schemi più ampi di finanziamento, per cui occorre laccordo dellUe. Baciu delpora anche la lentezza delle procedure di sostegno e il fatto che i farmer non possono assicurare le loro colture contro la siccità e il gelo, e gli aiuti concessi in simili situazioni giungono con grande ritardo. E il calvario dei farmer non sembra finire molto presto. Secondo le previsioni, anche nei prossimi giorni le temperature saranno altissime nella maggior parte del Paese e solo su certe aree si preannunciano lievi piogge di breve durata. Cosicchè il deficit di acqua nel suolo si manterrà nelle regioni agricole nellest, sud-est, sud e ovest del Paese.
Bogdan Matei, 03.08.2015, 15:57
Le scarse precipitazioni e lestate canicolare hanno generato una forte crisi nellagricoltura romena. La siccità ha danneggiato oltre un quarto delle colture agricole di mais, ma, secondo gli specialisti, ci sono grossi problemi anche per quelle di girasole e soia. La regione Moldavia (nellest) risulta la più colpita, ma la siccità ha colpito anche buona parte della Dobrugia (nel sud-est), del Banato (sud-ovest) e della Crisana (nel nord-ovest). Il presidente della Lega delle Associazioni di Produttori Agricoli romeni, Laurentiu Baciu, si aspetta a produzioni di oltre il 25-30% inferiori a quelle del 2014 e a perdite di circa due miliardi di euro. Egli afferma che, in questo contesto, i farmer non possono preparare la nuova annata agricola e deplora, allo stesso tempo, la mancata disponibilità dei banchieri a concedere crediti al settore agricolo. Le autorità promettono, per ora, di concedere aiuti alle piccole colture. Per le grandi colture, il Ministero dellAgricoltura deve realizzare schemi più ampi di finanziamento, per cui occorre laccordo dellUe. Baciu delpora anche la lentezza delle procedure di sostegno e il fatto che i farmer non possono assicurare le loro colture contro la siccità e il gelo, e gli aiuti concessi in simili situazioni giungono con grande ritardo. E il calvario dei farmer non sembra finire molto presto. Secondo le previsioni, anche nei prossimi giorni le temperature saranno altissime nella maggior parte del Paese e solo su certe aree si preannunciano lievi piogge di breve durata. Cosicchè il deficit di acqua nel suolo si manterrà nelle regioni agricole nellest, sud-est, sud e ovest del Paese.
Deplorata anche negli anni scorsi, la depredazione del sistema dirrigazione risalente al periodo comunista è tornata in dibattito pubblico. La riabilitazione dellinfrastruttura di irrigazioni a livello nazionale costerebbe quasi un miliardo di euro. A nome del Governo, il ministro dellAgricoltura, Daniel Constantin, afferma che questo potrebbe essere finanziato con fondi europei, attraverso la sua inclusione nel cosiddetto “piano Juncker”, un progetto dinvestimenti pubblici intitolato al capo dellEsecutivo comunitario e che inietterà nelle economie dei Paesi Ue oltre 300 miliardi di euro. Constantin aggiunge che prende in calcolo anche un accordo politico parlamentare, con cui sia promossa una legge sulla riabilitazione del sistema dirrigazioni nei prossimi 5 anni. Una volta la principale fonte di acqua per il sistema di irrigazioni, il Danubio è esso stesso colpito dalla siccità. Il livello del fiume è calato tanto ultimamente che va avvcinandosi alla più bassa portata mai registrata. A Bazias, proprio allingresso nel Paese, la portata è del 50% minore della media multiannuale di questo periodo, e a Galati, la maggiore città-porto fluviale in Romania, proprio nellalveo del fiume si è formato un gruppo di isolotti di sabbia. Stando agli specialisti, nei prossimi giorni, il livello del Danubio continuerà a scendere.
(traduzione di Adina Vasile)