L’accordo sulla Brexit, approvato in linea di massima
I ministri degli affari europei degli stati membri dell’Unione, riuniti, lunedì, a Bruxelles, hanno dato luce verde alla bozza dell’accordo che stabilisce le condizioni del ritiro della Gran Bretagna dal blocco comunitario, alla fine del mese di marzo 2019. Più ministri hanno sottolineato che il documento va ratificato da ambo le parti e non può essere oggetto di rinegoziazione. Il negoziatore capo dell’UE per la Brexit, Michel Barnier, è del parere che la bozza dell’accordo convenuto con Londra è corretto ed equilibrato, nel contesto dei dissensi tra gli stati membri e la Gran Bretagna in merito ad un’eventuale proroga del periodo di transizione, che si dovrebbe concludere alla fine del 2020.
Daniela Budu, 20.11.2018, 14:58
I ministri degli affari europei degli stati membri dell’Unione, riuniti, lunedì, a Bruxelles, hanno dato luce verde alla bozza dell’accordo che stabilisce le condizioni del ritiro della Gran Bretagna dal blocco comunitario, alla fine del mese di marzo 2019. Più ministri hanno sottolineato che il documento va ratificato da ambo le parti e non può essere oggetto di rinegoziazione. Il negoziatore capo dell’UE per la Brexit, Michel Barnier, è del parere che la bozza dell’accordo convenuto con Londra è corretto ed equilibrato, nel contesto dei dissensi tra gli stati membri e la Gran Bretagna in merito ad un’eventuale proroga del periodo di transizione, che si dovrebbe concludere alla fine del 2020.
Presente alla riunione a Bruxelles, il ministro romeno con delega agli affari europei, George Ciamba, ha salutato l’impegno del negoziatore-capo dell’Unione e della sua equipe per raggiungere un accordo equilibrato ed equo per ambo le parti. Il rappresentante romeno ha affermato che l’Accordo di ritiro rappresenta il più efficace strumento per limitare le conseguenze negative della Brexit, ed ha sottolineato che è importante garantire la certezza giuridica ai cittadini e all’ambiente d’affari. Ha aggiunto, inoltre, che l’accordo stabilito garantirà la tutela dei diritti di tutti i cittadini europei stabiliti in Gran Bretagna e di tutti i cittadini britannici stabiliti nell’UE prima del 31 dicembre 2020.
Il ministro romeno ha ricordato che la Gran Bretagna resta un partner importante dell’UE e della Romania, soprattutto per quanto riguarda la cooperazione nel campo della sicurezza, della difesa e della politica estera. Il documento sull’ultimazione e l’ufficializzazione della Brexit contiene 585 pagini, più di 400 capitoli e tre protocolli.
L’Accordo include tutti gli elementi del ritiro ordinato del Regno Unito. La settimana scorsa, la premier britannica Theresa May ha ottenuto il sostegno del suo Esecutivo all’accordo di ritiro dall’Unione, a più di due anni da quando l’elettorato britannico ha votato a favore della Brexit nell’ambito di un referendum. Ci sono ancora dei punti di vista divergenti relativi alla data fino alla quale si potrebbe concludere un eventuale periodo di transizione, ma la questione va risolta fino al vertice speciale dei leader europei, previsto domenica.
Sempre fino allora andrebbe redatto anche un documento separato sui futuri rapporti con la Gran Bretagna. Lunedì, Theresa May ha ribadito, nuovamente, di essere decisa di garantire l’approvazione nel Parlamento del proprio Paese della bozza dell’accordo sul ritiro dall’UE. Non sarà un incarico facile per la premier May che si confronta con l’opposizione di gran parte della scena politica britannica, come pure con la prospettiva di una sua sostituzione dalla direzione dell’Esecutivo britannico.