La vaccinazione, la migliore soluzione contro il morbillo
La Romania si confronta con la maggiore epidemia di morbillo degli ultimi anni. 31 persone sono morte e più di 8.000 si sono ammalate dallo scorso settembre, quando è scoppiata l’epidemia. La vaccinazione resta l’unico metodo per proteggersi dalla malattia. Tuttavia, il tasso dell’immunizzazione è calato moltissimo.
Roxana Vasile, 18.07.2017, 12:22
La Romania si confronta con la maggiore epidemia di morbillo degli ultimi anni. 31 persone sono morte e più di 8.000 si sono ammalate dallo scorso settembre, quando è scoppiata l’epidemia. La vaccinazione resta l’unico metodo per proteggersi dalla malattia. Tuttavia, il tasso dell’immunizzazione è calato moltissimo.
Il Ministro della Salute, Florian Bodog, ha spiegato le cause: “Negli ultimi 5 anni, la copertura vaccinale è calata costantemente per diverse ragioni. In primo luogo, a causa della mancanza di informazione dei genitori, delle informazioni erronee trovate sulle piattaforme online e altrove, ma anche a causa della campagna anti-vaccinazione che alcune organizzazioni hanno svolto sul territorio della Romania. E, dobbiamo ammetterlo, non in ultimo, a causa delle sincopi registrate nell’approvvigionamento con vaccini.”
Fra tutte queste cause, la principale è stato il rifiuto dei genitori di far vaccinare i propri figli. I loro timori sono legati agli eventuali effetti secondari che i vaccini potrebbero avere sui bambini, sullo sfondo delle informazioni sbagliate diffuse in tal senso. Per questo, da una parte, una Legge sulla vaccinazione sarà presentata nel Governo prossimamente e poi verrà inviata al dibattito del Parlamento. Secondo il progetto, i genitori possono rifiutare di far vaccinare i propri figli, però si assumeranno la responsabilità per le conseguenze di tale rifiuto. La legge includerà, inoltre, sanzioni per tutte le persone coinvolte nella fornitura e nella somministrazione dei vaccini.
D’altra parte, in attesa dell’approvazione dell’atto normativo, l’Esecutivo ha deciso di avviare una campagna di informazione pubblica volta a convincere i genitori a far immunizzare i propri figli, campagna la cui necessità è stata sottolineata anche dal presidente della Società Romena di Microbiologia, Alexandru Rafila: “L’informazione per i genitori e per la popolazione deve essere accessibile, credibile e queste campagne di informazione dovrebbero essere permanenti.”
Seguendo la sua missione pubblica, Radio Romania si affianca alle iniziative di informazione sui benefici della vaccinazione ed ha avviato una campagna in tal senso, dopo che, due anni fa, ne ha svolta un’altra simile. Radio Romania trasmette notizie, reportage e programmi speciali per attirare l’attenzione sui pericoli ai quali sono sottoposti i bambini i cui genitori rifiutano la vaccinazione, nel contesto in cui 180.000 bambini non sono stati immunizzati contro il morbillo. Sia nei programmi mandati in onda, che sulle pagine internet delle emittenti della Radio pubblica sono passati in rassegna i rischi ai quali si espongono le persone che non si vaccinano, gli effetti secondari dei vaccini, ma anche la necessità di adottare una nuova legislazione sulla vaccinazione. A livello mondiale, un bambino su dieci non è stato vaccinato nel 2016. L’UNICEF e l’Organizzazione Mondiale della Sanità deplorano il fatto che milioni di bambini sono esposti al rischio di essere contagiati da malattie che possono essere mortali. (tr. G.P.)