La statistica nera del traffico di persone
Nel 2007, in seguito alla raccomandazione del Parlamento Europeo, e alla proposta inoltrata dalla Commissione Europea, la data del 18 ottobre è stata designata come “Giornata Europea contro la tratta di persone”. L’iniziativa è stata considerata un passo importante nel contesto in cui l’Esecutivo europeo si è assunto, a lungo termine, l’impegno di prevenire e contrastare questo fenomeno preoccupante.
Mihai Pelin, 18.10.2016, 14:32
Nel 2007, in seguito alla raccomandazione del Parlamento Europeo, e alla proposta inoltrata dalla Commissione Europea, la data del 18 ottobre è stata designata come “Giornata Europea contro la tratta di persone”. L’iniziativa è stata considerata un passo importante nel contesto in cui l’Esecutivo europeo si è assunto, a lungo termine, l’impegno di prevenire e contrastare questo fenomeno preoccupante.
Nell’UE, 16.000 donne sono vittime del traffico di persone e la Romania si piazza al primo posto in una classifica dei Paesi in cui è segnalato questo fenomeno. Il 15% delle vittime sono minorenni e le reti di trafficanti agiscono in Stati di tutto il continente. Molte delle persone trafficate sono romeni che arrivano in Spagna, e le autorità dei due Stati stanno cercando di far diminuire il fenomeno. Secondo le statistiche, il 34% delle vittime della tratta di persone per sfruttamento sessuale provengono dalla Romania.
Il traffico di esseri umani è una grossa responsabilità per le autorità. La Spagna e la Romania hanno una stretta cooperazione in questo campo — lo conferma anche l’ambasciatore di Romania a Madrid, Gabriela Dancău, stando alla quale il fenomeno va contrastato direttamente alla radice, cioè nelle località di provenienza delle vittime.
Gabriela Dancău: “Abbiamo una cooperazione molto dinamica a livello giudiziario tra la Romania a la Spagna. A livello poliziesco ci sono degli strumenti di lavoro che funzionano molto bene e alcune reti sono state smantellate grazie alla collaborazione tra le nostre autorità. Se facciamo riferimento strettamente a ciò che significa il traffico di persone, è chiaro che c’è una fonte dei problemi e che dobbiamo trovare i metodi necessari per impedire questo traffico di persone verso altri Paesi, ovviamente migliorando le condizioni economiche nelle zone di provenienza delle persone trafficate.”
La tratta di esseri umani è un reato che presuppone vari aspetti, è un affare illecito che reca danni allo stato di diritto, creando instabilità e insicurezza. Negli ultimi decenni, è diventata la terza forma di criminalità transfrontaliera e una delle principali fonti di finanziamento delle organizzazioni criminali attive a livello internazionale, che ottengono miliardi di euro all’anno.
Sebbene questa forma di trasgressione grave dei diritti dell’uomo sia stata riconosciuta e condannata dalla comunità internazionale, le autorità nazionali continuano a elaborare politiche che non rispondono alla dinamica del fenomeno mondiale, soprattutto perché molti governi hanno delle idee sbagliate su questo problema complesso e implementano meccanismi inefficaci di contrasto del fenomeno. La Commissione Europea pubblicherà, alla fine dell’anno, una nuova strategia in questo settore. (tr. G.P.)