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La sicurezza euroatlantica e il Gruppo „Bucarest 9”

Sin dalla sua fondazione, all’inizio della Guerra Fredda, sette decenni fa, la ragione di esistere della NATO è stata, secondo una famosa battuta, quella di mantenere gli americani in Europa e i russi fuori.” Con il crollo delle dittature comuniste dell’est europeo, i valori del mondo libero si sono diffusi al di là della Cortina di Ferro. Mentre gli ex satelliti dell’Unione Sovietica, una volta liberati, hanno scelto l’Alleanza Nord-Atlantica. Dal punto di vista geopolitico, il fianco est resta il più vulnerabile, cosicché gli stati della zona sono costretti a coordinare le loro strategie di sicurezza. Giovedì, a Kosice, in Slovacchia, i presidenti di Romania, Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia hanno adottato, alla fine del vertice del Formato Bucarest 9, una dichiarazione in cui sottolineano l’importanza della presenza avanzata della NATO, dal Mar Baltico al Mar Nero.

La sicurezza euroatlantica e il Gruppo „Bucarest 9”
La sicurezza euroatlantica e il Gruppo „Bucarest 9”

, 01.03.2019, 13:36

Sin dalla sua fondazione, all’inizio della Guerra Fredda, sette decenni fa, la ragione di esistere della NATO è stata, secondo una famosa battuta, quella di mantenere gli americani in Europa e i russi fuori.” Con il crollo delle dittature comuniste dell’est europeo, i valori del mondo libero si sono diffusi al di là della Cortina di Ferro. Mentre gli ex satelliti dell’Unione Sovietica, una volta liberati, hanno scelto l’Alleanza Nord-Atlantica. Dal punto di vista geopolitico, il fianco est resta il più vulnerabile, cosicché gli stati della zona sono costretti a coordinare le loro strategie di sicurezza. Giovedì, a Kosice, in Slovacchia, i presidenti di Romania, Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia hanno adottato, alla fine del vertice del Formato Bucarest 9, una dichiarazione in cui sottolineano l’importanza della presenza avanzata della NATO, dal Mar Baltico al Mar Nero.



Lanciato su iniziativa dei capi di stato di Romania e Polonia, il Formato B9 ha avuto un primo vertice in novembre 2015, a Bucarest, e un secondo a Varsavia, in giugno 2018. A Kosice, alla presenza del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, i nove presidenti hanno ribadito la preoccupazione per il conflitto nell’est dell’Ucraina e le recenti tensioni nel Mar d’Azov e nel Mar Nero. Le azioni militari dell’ultimo periodo dimostrano che la Russia continua a minacciare la stabilità di questa regione — ha affermato, risolutamente, il presidente romeno, Klaus Iohannis. Egli ha sottolineato che gli sviluppi in questa regione rilevano la necessità che gli stati alleati si impegnino di più per una difesa più forte, terrestre, aerea e marittima. Il presidente Iohannis ha detto che bisogna concedere più sostegno anche ai partner NATO dell’Est, come l’Ucraina o la Georgia, per aumentare la loro capacità di difesa di fronte a ogni tipo di minaccia, militare, cibernetica o semplicemente propagandistica. In più, ha affermato il capo dello stato romeno, c’è bisogno di una stretta cooperazione nei rapporti tra la NATO e l’Unione Europea.



Stando all’inviata di Radio Romania, a favore del rafforzamento della presenza alleata sul fianco est si è pronunciato anche il presidente polacco, Andrzej Duda. Egli ha definito le azioni della Russia una recidiva ben chiara delle ambizioni imperiali, di fronte alla quale la NATO deve agire in modo adeguato. D’altronde, sul terreno, proprio in questi giorni, militari delle forze americane dispiegate in Europa arrivano dalla Polonia alla Base Aerea “Mihail Kogălniceanu”, nel sud-est della Romania, come parte dell’impegno degli USA a garantire la sicurezza sul fianco est della NATO, nell’ambito dell’operazione Atlantic Resolve. I 500 militari americani sono dotati di carri armati e veicoli da combattimento della fanteria, sostenuti da elicotteri. Accanto ai colleghi romeni, loro partecipano a esercitazioni multinazionali. Le truppe americane resteranno dispiegate in Romania per nove mesi, dopo di che saranno sostituite da altre unità, garantendo così una presenza consistente in Europa, basata sulla rotazione continua.

Foto: pixabay.com
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