La siccità colpisce l’economia romena
La siccità che colpisce da ben due mesi quasi tutta la Romania provoca grandi problemi ai farmer. La canicola e la mancanza delle precipitazioni hanno determinato un livello estremamente basso della riserva dacqua nel suolo sulla maggior parte delle superfici, processo con delle serie conseguenze sulle principali colture agricole. Il mais è il più colpito, ma la siccità ha recato danni anche ad altre colture come quelle di soia, grano, colza, girasole, e alle verdure. Il sistema dirrigazioni è distrutto al 90%, cosicchè, attualmente, sono irrigabili solo 300 mila ettari, rispetto a 3,3 milioni quanto erano nel 1989. Inoltre, migliaia di masserie sono rimaste senza acqua nelle fontane. Di conseguenza, i farmer romeni stimano le perdite ad oltre 2 miliardi di euro, somma che potrebbe crescere se le temperature restano alte e non ci saranno precipitazioni. Una conseguenza immediata sarà laumento dei prezzi della frutta, verdura e dei cereali, ammoniscono i farmer.
Mihai Pelin, 13.08.2015, 16:06
La siccità che colpisce da ben due mesi quasi tutta la Romania provoca grandi problemi ai farmer. La canicola e la mancanza delle precipitazioni hanno determinato un livello estremamente basso della riserva dacqua nel suolo sulla maggior parte delle superfici, processo con delle serie conseguenze sulle principali colture agricole. Il mais è il più colpito, ma la siccità ha recato danni anche ad altre colture come quelle di soia, grano, colza, girasole, e alle verdure. Il sistema dirrigazioni è distrutto al 90%, cosicchè, attualmente, sono irrigabili solo 300 mila ettari, rispetto a 3,3 milioni quanto erano nel 1989. Inoltre, migliaia di masserie sono rimaste senza acqua nelle fontane. Di conseguenza, i farmer romeni stimano le perdite ad oltre 2 miliardi di euro, somma che potrebbe crescere se le temperature restano alte e non ci saranno precipitazioni. Una conseguenza immediata sarà laumento dei prezzi della frutta, verdura e dei cereali, ammoniscono i farmer.
La siccità ha colpito anche il traffico sul Danubio, che si svolge con difficoltà. Il livello dellacqua è calato in modo preoccupante e la navigazione è stata limitata. A Galati, il livello del fiume è giunto a circa un metro, rispetto a 3,5 metri quanto dovrebbe essere in questo periodo dellanno, e gli isolotti di sabbia apparsi in mezzo alle acque aumentano il rischio di incidenti. I trasportatori marittimi sono costretti a ridurre molto la velocità, soprattutto nei punti critici. Poi, a causa della riduzione del canale navigabile, su alcuni tratti, le navi sono costrette ad aspettare in fila per poter attraversare la zona. I maggiori problemi si registrano sul tratto Zimnicea-Belene sotto lamministrazione delle autorità bulgare. Il direttore dellAmministrazione dei Porti del Danubio Marittimo Galati, Marius Luigi Giubrei, spiega in che modo sono colpiti i trasportatori sul Danubio fluviale. “Le navi che trasportano merci da Costanza verso Serbia, Austria e persino Romania, verso la parte alta, hanno problemi a causa del brusco calo del Danubio. Le unità di trasporto non possono più essere caricate alla loro capacità normale, ma ad una minore”.
Inoltre, le navi con grandi stazze trasferiscono una parte delle merci su imbarcazioni minori, per poter attraversare le zone con un basso livello dellacqua. Per la stessa ragione, si sono registrati problemi anche nel sud della Germania, dove la navigazione sul Danubio è stata bloccata, mercoledi, dopo che una nave cargo romena si è arenata. Del resto, moltissime navi sono bloccate sullintero Danubio, rotta importante di trasporto per i prodotti petroliferi e per i cereali dallest verso lovest dellEuropa. La situazione non migliorerà nel successivo periodo, in quanto le previsioni degli idrologi indicano un calo continuo del livello del Danubio per almeno unaltra settimana.
(traduzione di Adina Vasile)