La Russia e le azioni ibride contro i paesi della NATO
La Romania sottolinea l'importanza delle misure per il consolidamento unitario e coerente della posizione di deterrenza e difesa sul Fianco Orientale della NATO, tanto più importante alla luce dell’intensificazione delle sfide agli stati alleati.
Corina Cristea, 03.06.2024, 11:20
Presente alla ministeriale NATO svoltasi a Praga la scorsa settimana, il capo della diplomazia di Bucarest, Luminița Odobescu, ha sottolineato le conseguenze della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina sulla sicurezza europea ed euro-atlantica, evidenziando l’imperativo di una risposta ferma da parte della NATO, con particolare riguardo al consolidamento unitario e coerente della posizione di deterrenza e difesa sul Fianco Orientale. Una posizione tanto più importante in un contesto di intensificazione delle sfide agli stati alleati.
“Abbiamo visto i recenti tentativi di riscrivere i confini, nel caso di Estonia, Lituania, Finlandia, abbiamo visto i massicci attacchi cibernetici, nel nostro caso la recente azione di spionaggio. Praticamente, la Russia ha intensificato le sue azioni ibride contro i membri dell’Alleanza ed è molto importante continuare il nostro coordinamento, esprimendo solidarietà con i nostri alleati colpiti, ma è necessario un maggiore coordinamento in termini di reazione a questi attacchi ibridi. Attacchi ibridi che prendono di mira non solo gli alleati, ma anche i partner vulnerabili, come nel caso della Repubblica di Moldova”, ha sottolineato il ministro.
Luminița Odobescu ha ribadito che il sostegno a Chișinău, sia a livello bilaterale che europeo, è una priorità nell’agenda di politica estera a Bucarest. “Le autorità di Chișinău stanno affrontando con successo questi attacchi, ma ovviamente, anche nella prospettiva delle elezioni presidenziali, nella prospettiva del referendum per l’integrazione europea che avrà luogo nell’autunno di quest’anno, è importante rafforzare questo sostegno, e non solo in termini di reazione a questi attacchi ibridi, ma anche di sostegno economico o energetico”, ha aggiunto Luminiţa Odobescu.
Alla riunione di Praga, la ministra degli Esteri romena, si è pronunciata per il mantenimento del sostegno sostanziale all’Ucraina. “Un tema prioritario è stato questo sostegno all’Ucraina, e a Praga sono state discusse le proposte del segretario generale della NATO riguardo alla pianificazione di un quadro di sostegno più solido e prevedibile per l’Ucraina. In sostanza, si prevede di assumere un ruolo maggiore per la NATO nel coordinare l’assistenza alla sicurezza e il processo di formazione, e anche di adottare un impegno finanziario pluriennale in grado di garantire la prevedibilità del sostegno di cui l’Ucraina ha bisogno e che gli alleati si sono assunti di garantire”, ha dichiarato Luminiţa Odobescu.
L’aiuto militare offerto all’Ucraina dai paesi alleati dovrebbe raggiungere almeno i 40 miliardi di euro all’anno, finché sarà necessario nella guerra con la Russia, ha dichiarato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, al termine della riunione svoltasi a Praga. D’altra parte, Stoltenberg ritiene che l’uso da parte dell’Ucraina delle armi ricevute come aiuto militare dai partner occidentali per attaccare obiettivi in Russia non significhi un’escalation del conflitto. Si tratta solo di autodifesa, ha sottolineato Jens Stoltenberg.