La Russia e gli attacchi alle infrastrutture civili
Resti di droni russi distrutti dalla difesa ucraina sono caduti nuovamente sul territorio romeno, vicino al confine con l'Ucraina.
Daniela Budu, 26.07.2024, 13:37
Resti di droni russi sono stati rinvenuti in una località della provincia di Tulcea (est della Romania), vicino al confine con l’Ucraina, dopo gli attacchi nella notta tra martedì e mercoledì contro le infrastrutture civili e portuali del Paaese confinante, ha informato il Ministero della Difesa nazionale. Altri detriti di droni sono arrivati nello spazio aereo romeno la notte successiva, quando la Russia ha ripreso i suoi attacchi. Il Ministero della Difesa romeno ha precisato che tutte le aree dove sarebbero caduti pezzi di droni sono fuori dalle aree abitate e nessun elemento infrastrutturale è stato colpito. Il capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Vlad Gheorghiţă, ha spiegato che la vicinanza della zona di conflitto può generare rischi del genere, ma che ogni volta si effettuano ricerche e analisi approfondite per escludere qualsiasi pericolo. Vlad Gheorghiţă: “Se vengono trovati frammenti, dobbiamo conoscerne l’origine. Vengono analizzati dal punto di vista chimico, dal punto di vista spettrale. Ci sono tanti test da fare, per poter essere sicuri che non ci sia pericolo né per la popolazione, né per l’ambiente, per chiunque fosse coinvolto in un avvenimento del genere”.
Durante le due notti in cui i droni stranieri sono arrivati nello spazio aereo romeno, la popolazione della zona è stata allertata con messaggi RO-ALERT e le Forze Aeree romene hanno monitorato e sorvegliato la zona. L’incaricato d’affari dell’Ambasciata della Federazione Russa a Bucarest è stato convocato al Ministero degli Affari Esteri, dove gli è stata trasmessa la ferma protesta delle autorità romene contro queste azioni. La Romania condanna le azioni “irresponsabili” della Russia, ha dichiarato la ministra degli Esteri, Luminiţa Odobescu. Da parte sua, il presidente del Senato, il leader del PNL Nicolae Ciucă, ha affermato che la Romania è al riparo e che quando si discute di qualsiasi tipo di minaccia alla nostra sicurezza, la cosa più importante che possiamo fare è trattare la situazione con calma.
“Siamo in continua comunicazione e coordinamento con gli alleati, soprattutto con i Paesi del fianco orientale della NATO. Il nostro esercito sta monitorando tutte le possibili minacce”, ha annunciato Nicolae Ciucă su una rete sociale. Da parte sua, la NATO ha dichiarato di non vedere in questo incidente alcun segno di un attacco intenzionale da parte di Mosca al territorio dell’Alleanza, ma tali azioni sono irresponsabili e potenzialmente pericolose. Secondo un comunicato stampa dell’organizzazione, la NATO ha intensificato le misure di sorveglianza e monitoraggio nella regione del Mar Nero, anche attraverso pattugliamenti aerei. La Romania ha una frontiera di 650 km con l’Ucraina e nell’ultimo anno ha segnalato più volte la presenza di frammenti di droni russi sul suo territorio.