La Romania, una nuova rotta per i profughi
Una nuova rotta utilizzata dai profughi per arrivare nell’Europa Occidentale si sta tracciando sulla mappa. Il Mar Nero è scelto sempre più spesso dai migranti nel loro viaggio verso i Paesi ricchi del continente. Nell’ultimo mese, quattro imbarcazioni con centinaia di migranti a bordo sono state intercettate e fermate dalla polizia romena di confine nel Mar Nero e i dati rilevano che la maggior parte di chi sceglie questa rotta clandestina sono siriani e irakeni.
Corina Cristea, 12.09.2017, 13:04
Nell’ambito delle missioni di sorveglianza della frontiera marittima, la Guardia Costiera ha intercettato un’imbarcazione da diporto, a bordo della quale si trovavano 97 persone che intendevano entrare illegalmente in Romania. Un’altra nave con circa 120 persone a bordo è stata fermata dalla polizia romena di confine sul Mar Nero, nella zona comune di pattugliamento romeno-bulgara e la nave e le persone a bordo sono state prese in consegna dalle autorità turche. Tutto ciò, nel contesto in cui i dati rilevano che il numero dei migranti sbarcati in Italia, la loro principale porta d’ingresso in Europa, ha registrato un calo significativo negli ultimi mesi: in agosto, ci sono stati soli 3914 nuovi arrivi, più dell’80% in meno rispetto all’anno scorso. Il calo è iniziato a luglio, dopo che le autorità di Roma hanno deciso di prendere misure per limitare la partenza dei migranti, tramite accordi con le autorità locali di Libia.
La polizia di confine rende pubblici quasi ogni giorno nuovi incidenti in cui sono coinvolti migranti che cercano di attraversare il confine. Gli esempi sono numerosi. Di recente, due siriani, un uomo e una donna, sono stati rintracciati dalla polizia di confine di Giurgiu mentre cercavano di entrare illegalmente in Romania, nascosti sopra la ruota di scota di un camion che trasportava frigoriferi dalla Turchia in Rep. Ceca. L’autista, un cittadino turco, ha dichiarato di non sapere niente sui due passeggeri clandestini. Tutti e tre sono stati consegnati alla polizia di confine bulgara, in base ad un accordo di riammissione.
Nell’ovest della Romania, 25 irakeni, tutti richiedenti asilo in Romania, sono stati colti mentre cercavano di uscire illegalmente dal Paese. Altri nove irakeni sono stati fermati sempre nell’ovest, a Nădlac, assieme a due guide, cittadini romeni, che ora sono indagati per traffico di migranti. Inoltre la Polizia Ferroviaria di Timişoara ha individuato 38 cittadini irakeni, tutti registrati nei centri di accoglienza profughi di Galaţi e Bucarest. Durante le inchieste, è risultato che le rispettive persone intendevano attraversare illegalmente il confine per arrivare in un Paese dell’Area Schengen. Come vogliono, d’altronde, quasi tutti i migranti, per i quali la Romania è solo un Paese di transito. (tr. G.P.)