La Romania, un Paese sicuro
In un periodo con molti problemi e rischi, grazie ai rappresentanti dellIntelligence, il Paese non si è confrontato con problemi di sicurezza, il presidente Klaus Iohannis ringraziando lIntelligence per aver assicurato la sicurezza dei romeni. “La Romania è un Paese sicuro, risparmiata da incidenti di sicurezza e terrorismo”, ha affermato il capo dello stato.
Roxana Vasile, 30.03.2016, 15:54
Stando al bilancio 2015, ciò si è dovuto, tra laltro, al divieto dingresso nel Paese o allespulsione di oltre 340 persone che presentavano rischio terroristico. Sono state e restano allattenzione altre 9000 persone che non hanno accesso sul territorio nazionale. Sono state inviate alla polizia oltre 3.800 segnalazioni e ai fattori di decisione quasi 10 mila informazioni, tutti sui rischi con impatto sui cittadini. In altre parole, il presidente Iohannis ha ricordato il contributo essenziale dellIntelligence alla lotta alla corruzione. “LIntelligence ha contributo in modo essenziale alla lotta alla corruzione, che resta uno degli argomenti più delicati”, ha detto Iohannis.
Da notare lattività contro le reti di evasione e crimine organizzato, ma, daltra parte, anche il ruolo svolto dallIntelligence nella zona di cyber intelligence, con circa 550 mila allerte cibernetiche gestite. Non in ultimo, lIntelligence è un partner rispettato e credibile nella comunità dinformazioni eutoatlantica e contribuisce alla delineazione del profilo della Romania come fornitore di sicurezza nella regione. Tutti questi risultati notevoli hanno fatto il direttore dellIntelligence romena, Eduard Hellvig, affermare: “Siamo performanti, perchè abbiamo prevenuto qualsiasi possibile attentato terroristico in Romania. Abbiamo sostenuto in modo decisivo la giustizia nella lotta alla corruzione al vertice. Abbiamo tenuto sotto controllo lestremismo e il crmine organizzato, abbiamo costruito un livello adeguato di sicurezza cibernetica”.
Siccome cè sempre posto per migliorare, lIntelligence continuerà a perfezionare il suo lavoro. “Non siamo perfetti, perchè abbiamo ancora tanto da fare per quanto riguarda la trasparenza dellattività, perchè non abbiamo ancora raggiunto il massimo nella gestione delle risorse”, ha affermato Eduard Hellvig.
DallIntelligence romena si aspettano continuità e costanza nelle azioni e nei risultati. Nel contesto della crescita allarmante della minaccia terroristica in Europa, la collaborazione e il coordinamento tra le Intelligence degli stati europei sono essenziali. A causa del continuo degrado dello stato di sicurezza nel Medio Oriente e delle modifiche delle rotte di migrazione balcaniche, la Romania devessere preparata a gestire un eventuale rischio migratorio. Deve essere attenta anche alla sfide di sicurezza dallEst, sia che si tratti dellaggressività della Russia o dellinstabilità dellUcraina o della mancanza di prevedibilità della Moldova, ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona. Su piano interno, allIntelligence spetta una missione essenziale nella difesa dello stato di diritto e nella lotta alla corruzione, nel rispetto dei diritti e delle libertà cittadine. Occorre inoltre la riforma della legislazione sulla sicurezza nazionale, che, nella visione delle autorità, non può più tardare. (traduzione di Octavian Cordos)