La Romania sostiene l’iter europeo della Moldova
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso, oggi, per il riesame, al Parlamento di Bucarest, la legge sulla concessione di assistenza finanziaria rimborsabile alla confinante Moldova. Il capo dello stato romeno ritiene che questa legge non sia opportuna in quanto, a Chisinau, non esiste la certezza della continuazione del processo di riforme e del rispetto degli impegni per limplementazione dellAccordo di associazione allUe. Lassistenza va fino a 150 milioni di euro, dai fondi disponibili in seguito al processo di privatizzazione. Essa è stata convenuta dai governi dei due stati il 7 ottobre del 2015, in base alla Dichiarazione congiunta sullistituzione di un partenariato strategico tra la Romania e la Moldova per lintegrazione europea di Chisinau, dichiarazione firmata a Bucarest, il 27 aprile del 2010.
Valentin Țigău, 10.11.2015, 15:39
La legge prevede che lassistenza finanziaria rimborsabile sia concessa alla Moldova per il finanziamento del deficit di bilancio e il rifinanziamento del debito statale, e il prestito sia concesso in al massimo tre tranche, la scadenza di ciascuna essendo di al massimo 5 anni. I soldi dovrebbero coprire una buona parte dei salari dei dipendenti statali e le pensioni. La Moldova sta attraversando una grave crisi politica e finanziaria causata da frodi bancari e atti di corruzione che hanno portato al crollo del Governo presieduto da Valeriu Strelet e al rifiuto del FMI di concludere un nuovo accordo di prestito. La parte romena aveva menzionato, nellaccordo, che un prestito nonrimborsabile può essere concesso solo nel contesto di un accordo tra Chisinau e il Fondo. Dopo lannuncio del presidente romeno, leader del Partito Democratico e del Partito Liberale (al governo) in Moldova hanno reagito positivamente, valutando normale la misura del ritiro del sostegno finanziario da Bucarest.
Su piano politico, a Chisinau, il presidente Nicolae Timofti ha iniziato, ieri, consultazioni con i partiti parlamentari in vista della designazione di un candidato allincarico di premier. Dopo lo scigolimento dellAlleanza per lIntegrazione Europea, il Partito Liberal-Democratico in Moldova, il cui ex leader, Vlad Filat, è stato arrestato per corruzione, rifiuta di formare una nuova alleanza con il Partito Democratico e il Partito Liberale, assieme ai quali formerebbe, tuttavia, una maggioranza parlamentare democratica. Il Partito dei Comunisti si pronuncia per un governo di tecnocrati, mentre i socialisti vogliono elezioni anticipate. Daltra parte, se il Partito Democratico ha iniziato consultazioni anche con il Partito dei Comunisti, i liberali e gli indipendenti hanno dichiarato di non accettare unalleanza di cui faccia parte questo partito. (traduzione di Adina Vasile)